

Nel panorama calcistico europeo, la parola Superlega ha assunto un significato emblematico, rappresentando un tentativo di rivoluzione delle competizioni europee per club, lanciando una sfida alla UEFA.
Annunciata nell’aprile 2021 da 12 tra i più prestigiosi club europei, la Superlega mirava a creare una competizione alternativa alla Champions League, garantendo partecipazione fissa ai club fondatori e maggiori introiti economici. Tuttavia, il progetto fu rapidamente sospeso a causa delle forti opposizioni da parte di UEFA, leghe nazionali, governi e tifosi.
Nonostante il ritiro, l’idea non è mai stata completamente abbandonata. Nel dicembre 2024, A22 Sports, la società promotrice del progetto, ha presentato la Unify League, una nuova competizione europea per club che si propone come evoluzione della Superlega.
La nuova Superlega ribattezzata Unify League prevede la partecipazione di 96 club, suddivisi in quattro leghe: Star, Gold, Blue e Union. Le leghe Star e Gold saranno composte ciascuna da 16 club, mentre le leghe Blue e Union da 32 club ciascuna.
La qualificazione avverrà annualmente in base alle prestazioni nei campionati nazionali, promuovendo così il merito sportivo. La fase a gironi prevede 14 partite per ogni club, seguita da una fase a eliminazione diretta a partire dai quarti di finale. Le partite saranno trasmesse gratuitamente attraverso la piattaforma di streaming “Unify”, con l’obiettivo di aumentare l’accessibilità per i tifosi e promuovere il calcio femminile.
Il progetto Unify League ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre alcuni club, come il Real Madrid e il Barcellona, continuano a sostenere l’iniziativa, altri, come la Juventus, hanno espresso la volontà di recedere dall’accordo. Il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, ha dichiarato che “la Superlega non esiste” e che “l’ultima parola sulla Superlega è stata detta tanto tempo fa”. Anche Nasser Al-Khelaifi, presidente del PSG e dell’ECA, ha affermato che “la Superlega non è mai esistita” e che “è fallita e non tornerà più”.