Leeds United, Cellino rileva il 75%: superata anche la prova della FA

L’imprenditore italiano rileverà anche lo stadio di Ellan Road, nell’ambito di un piano di rilancio globale del club inglese per riportarlo nel più breve tempo possibile in Premier League.

Massimo Cellino (Insidefoto.com)
Massimo Cellino (Foto: Insidefoto Andrea Staccioli)

“L’esecutivo ha il potere di chiedere alla persona che intenda acquisire o ha acquisito il controllo a comparire e a fornire la prova della fonte e dell’adeguatezza degli eventuali fondi che tale persona si propone di investire o altrimenti a mettere a disposizione del club di Championship”. Così recita l’articolo 16.21.2 del Football Leagues’s Owners and Directors Test, la commissione incaricata di verificare la solidità degli investimenti di chi investe nei club britannici, che ha dato il via libera a Massimo Cellino per l’acquisizione del Leeds United. Un affare da 50/60 milioni da pagare in due tranche, una in contanti, e l’altra in azioni fondiarie, tutto nell’arco dei prossimi due anni.

L’ufficialità sul sito del club inglese

“Following recent media reports and speculation, GFH Capital would like to confirm that it has agreed to sell a 75 per cent stake in the club to Eleonora Sport Ltd, a company owned by the Cellino family who have many years experience in football and who plan to invest substantially in the club including the re acquisition of Elland Road. Eleonora will be working on completing the required Football League approval”.

Così recitava stamane il sito ufficiale del Leeds United che consegna definitivamente il 75% del club nelle mani del patron dei sardi, come scritto nella nota Cellino andrà anche a riacquisire lo stadio dei britannici, l’Ellan Road, all’interno di un piano di rilancio globale del club inglese per riportarlo nel più breve tempo possibile in Premier League, da cui manca dalla stagione 2002/2003. La notizia dell’arrivo del nuovo proprietario ha fatto scaldare subito i motori al Leeds che ha spazzato via l’Huddersfield Town per 5 – 1 durante il 28° turno della Sky Bet Championship.

 Obiettivo: tornare grandi

Cellino dovrà riportare agli allori una squadra che non riesce più a ritrovare lo splendore di un tempo quando giocava la finale di Coppa dei Campioni nel 1974/1975 oppure vinceva per ben due volte la Coppa delle Fiere a cavallo degli anni ’70. Si troverà inoltre di fronte un club che finanziariamente ha passato un decennio davvero travagliato nato dai prestiti folli chiesti dall’ex presidente Peter Ridsdale, che dopo la gloriosa stagione nelle coppe europee del 2000/2001 culminata con la semifinale di Champions League persa contro il Valencia di Hector Cuper, non riuscì a risanare il debito dell’ingente campagna acquisti. Nonostante l’importante stagione europea del Leeds, infatti, in campionato la squadra non riuscì a raggiungere la zona che permetteva l’accesso alla massima competizione continentale, quindi niente provenienti dai diritti Tv e dai premi per la qualificazione in Champions League, e il mancato raggiungimento della qualificazione mandò dunque a monte i piani del presidente ed il club non riuscì ad ottenere abbastanza denaro per poter colmare i debiti e lo costrinse, ad esempio, a vendere pezzi pregiati come Rio Ferdinand al Manchester United.

Il bilancio attuale

Il bilancio del Leeds di oggi, datato 2012, vede un fatturato di 31 milioni di GBP, in calo rispetto al 2011, un EBITDA, il margine operativo lordo, negativo per 3,35 milioni di GBP (+939.000 nel 2011) ed un risultato di esercizio utile di 317.000 GBP (3,5 milioni nel 2011). La Leeds Holding, invece, ha avuto un fatturato consolidato di 33 milioni, in calo rispetto all’anno precedente, un EBIDTA di 4.2 milioni ed una perdita di esercizio di 536.000 GBP. E’ normale che Cellino si aspetti che una possibile risalita in Premier possa far duplicare gli utili del Leeds United. Innanzitutto si potrà andare a beneficiare di un aumento significativo dei proventi derivanti dalle redistribuzione di diritti TV della Premier League, dato che il nuovo contratto triennale per i diritti TV del massimo campionato britannico, valido a partire dall’estate 2013, ha comportato un aumento del 60% rispetto al contratto precedente, con un probabile incremento di 15-20 milioni di sterline.