Cori contro i napoletani, chiusa la curva del Verona

La Lega Serie A ha pubblicato le decisioni del Giudice Sportivo in merito al turno di campionato appena concluso. Tra le sanzioni adottate c’è anche quella nei confronti dell’Hellas Verona…

(Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images)

La Lega Serie A ha pubblicato le decisioni del Giudice Sportivo in merito al turno di campionato appena concluso. Tra le sanzioni adottate c’è anche quella nei confronti dell’Hellas Verona che – si legge nel documento – dovrà «disputare una gara con il settore Curva Sud Inferiore e Superiore privo di spettatori».

La sanzione è stata adottata «per avere i suoi sostenitori (dell’Hellas Verona, ndr) intonato in più occasioni, per la quasi totalità dei tifosi assiepati nel settore interessato (nel numero di oltre 4000), vari cori insultanti di matrice territoriale nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria, percepiti chiaramente in tutto l’impianto durante l’intero svolgersi della gara».

«Per avere, inoltre, intonato, in percentuale comunque significativa dei tifosi del medesimo settore (pur non indicato espressamente nel primo caso dai collaboratori della Procura Federale ma ricavabile dal resto del rapporto) e comunque in numero tale (oltre 1600) da essere percepiti in tutto l’impianto, cori di discriminazione razziale ai danni del calciatore del Napoli n. 24 Koulibaly Kalidou al 34° del primo tempo al termine di un’azione di giuoco, e del calciatore del Napoli n. 9 Osimhen Victor al 9° del secondo tempo dopo che il medesimo si era accasciato sul terre-no di giuoco per infortunio», prosegue la nota.

«Sanzione così complessivamente determinata ai sensi degli artt. 25, comma 3 (denigrazione territoriale), e 28, comma 4 (discriminazione razziale), C.G.S., tenendo conto nel primo caso della recidiva e comunque applicando in favore della Soc. Hellas Verona, per entrambe le fattispecie, le attenuanti di cui all’art. 29, comma 1, lett. a) e b), C.G.S., avendo la detta Società dato dimostrazione di aver adottato, prima dei fatti, modelli di organizzazione atti a prevenire comportamenti della specie di quelli verificatisi e di aver cooperato preventivamente con le Forze dell’ordine e le Autorità preposte, nonché in ogni caso per essersi pubblicamente dissociata dai gravi comportamenti tenuti in tale contesto».

«La gravità dei fatti, la dimensione, durata e percezione dei detti cori – conclude il comunicato ufficiale – comportano, nondimeno, la NON applicazione della sospensione dell’esecuzione della sanzione prevista ai sensi dell’art. 28, comma 7, C.G.S».