La stagione numero 30 della Premier League è cominciata lo scorso agosto, mentre la lega si appresta a festeggiare i 30 anni esatti. La Premier League come la conosciamo oggi è nata infatti ufficialmente il 20 febbraio del 1992, con il prossimo 20 febbraio che quindi verranno celebrati i 30 anni esatti dalla diaspora che portò alla creazione della Football Association Premier League Limited.
Dopo le difficoltà del periodo degli hooligans, con la squalifica di 5 anni dopo la tragedia dell’Heysel, pubblico allo stadio a picco e i giocatori top in fuga, la spinta dei possibili ricavi dai diritti tv portò i club a scegliere la strada della nuova lega: una scelta che pagò, in termini economici e non solo. Anche perché proprio il caos legato agli hooligans portò a una stretta sugli stadi, con necessità di investimenti per oltre 250 milioni per rispondere alle richieste del Governo inglese.
Quasi 30 anni dopo, la Premier League oggi è diventato il campionato più ricco e seguito al mondo, oltre ad essere probabilmente il più competitivo a livello europeo: non a caso, seppur magari non ci siano i giocatori più noti sul panorama mondiale (Messi, Neymar, o Mbappè), nelle ultime tre stagioni sono state due le finali di Champions League tutte inglesi, con Liverpool-Tottenham nel 2018/19 e Chelsea-Manchester City nell’ultima edizione.
In mezzo, in queste 30 stagioni c’è stata una crescita costante e sempre più rilevante a livello economico. Nei giorni scorsi, la Premier League ha infatti pubblicato il proprio bilancio relativo alla stagione 2020/21, chiuso con ricavi per 3,1 miliardi di sterline e un risultato netto positivo per 138 milioni. Si tratta del bilancio del solo business generato dalla lega, che poi versa larga parte della cifra (legata ai diritti tv prevalentemente) ai club del massimo campionato inglese.
La sola Premier League in quanto società, la lega è passata così dai 45 milioni di ricavi del 1992/93 a 3,1 miliardi nel 2020/21, con una crescita di oltre il 6800%. Complessivamente, la Premier ha avuto un fatturato complessivo per oltre 33 miliardi di sterline. Aumento spinto in particolar modo dai diritti tv: nella prima stagione della Premier League, infatti, i club si divisero una fetta da complessivi 35 milioni di sterline, contro i 2,5 miliardi del campionato 2020/21.
Per un confronto, il Manchester United è stata la squadra che ha incassato di più dai diritti tv nel 1992/93, con 2,4 milioni di sterline: nel 2020/21, il Manchester City ha ricevuto 152,5 milioni.