Il peso del Covid si è fatto sentire anche sui bilanci dei top club inglesi. Secono Deloitte, infatti, le società hanno registrato la più grande perdita collettiva (al lordo delle tasse) nella storia della Premier League a causa della pandemia.
Secondo Deloitte, le perdite ante impostate sono state pari a poco meno di 1 miliardo di sterline nella stagione 2019-20, quasi cinque volte superiori rispetto alla stagione precedente. I club inglesi hanno registrato il loro primo calo collettivo in assoluto per quanto riguarda i ricavi, diminuiti del 13% a 4,5 miliardi di sterline rispetto alla stagione precedente.
“La nostra aspettativa al momento è che questo sarà il punto più basso di questo particolare calo”, ha spiegato Dan Jones, partner e capo del Deloitte Sports Business Group.
I club della Premier League, lanciata nel 1992, hanno registrato utili ante imposte solo quattro volte in due decenni, tutti dal 2013 in poi. A livello operativo, i club si erano mossi verso la redditività fino al 2018-19, la stagione prima della pandemia: nel 2019/20, meno di un quarto dei club ha registrato un utile a bilancio.
Tra i club, il Manchester City ha registrato una perdita di 125,1 milioni di sterline nella stagione 2019-20, secondo solo all’Everton, che ha registrato un rosso di 139,9 milioni.
“Mentre le finanze del club dovrebbero iniziare a riprendersi in questa stagione, potrebbe volerci fino alla fine della prossima stagione prima che le cifre tornino ai livelli pre-pandemia”, ha spiegato Jones.
Nonostante il calo nei ricavi, i club della Premier League hanno aumentato la spesa per gli ingaggi del 3% nel 2019/20, con la cifra che ha raggiunto il record di 3,3 miliardi di sterline nel 2019-20: si tratta, tuttavia, dell’aumento percentuale più basso degli stipendi dal 2004-05.