I principali partner televisivi nazionali della Premier League, Sky e BT Sport, sono preoccupati che il valore dei loro contratti venga minato da una saturazione eccessiva.
Lo scrive il Daily Mail, spiegando che nonostante le emittenti trasmettano tutte le partite della massima serie inglese in diretta nel Regno Unito (a causa degli stadi ancora chiusi), la media telespettatori per partita di Sky nei primi tre turni del 2020/21 è leggermente inferiore ai livelli normali.
Tuttavia, a sostegno delle preoccupazioni delle pay-tv, va segnalato che il numero medio di spettatori per le 12 partite originariamente scelte da Sky per la stagione è aumentato dell’8% rispetto allo scorso anno, indice del fatto che la riduzione complessiva degli spettatori è dovuta allo scarso interesse al di fuori dei big match.
I colloqui con la Premier League sul numero di partite disponibili per la trasmissione nazionale rimangono in corso, ma Sky e BT Sport hanno annunciato le loro scelte televisive per i prossimi tre turni di campionato, con soltanto la metà delle partite selezionate.
Il mese scorso, il primo ministro britannico Boris Johnson ha posticipato il parziale ritorno dei fan negli stadi previsto per ottobre a causa di un picco dei contagi. A meno che Sky e BT non estendano la loro programmazione a tutte le partite, i fan di alcune squadre non avranno modo di seguire la propria squadra in diretta.
Secondo un recente rapporto del Times, una soluzione per la Premier League potrebbe essere quella di consentire ai club di riprodurre in streaming le partite non scelte da Sky o BT Sport sui propri siti internet su base pay-per-view (PPV), con accesso gratuito agli abbonati.