“Nonostante mi abbiano suggerito di aspettare a parlare, penso sia giusto che io dica qualcosa per rispetto delle tantissime persone che continuano a contattarmi per sostenermi. Posso ribadire che la trattativa e’ sempre stata seria e supportata da fatti incontrovertibili e confermata da tutti i protagonisti della vicenda. Alle 20,55, prove alla mano, ieri eravamo ancora in trattativa. Poi la società, in maniera del tutto legittima, ha fatto una propria e libera scelta che rispettiamo. Certo c’è stata una gara da parte dei soliti noti a screditare il nostro progetto ed a lodare l’altro competitor in maniera tale che noi rallentassimo, cercassimo di capire, io uscissi distrutto, così da mettere la società nelle condizioni di scegliere velocemente l’unico rimasto in corsa. In magia si chiama misdirection. Tutti a guardare la pallina in una mano, e il mago con l’altra fa sparire la sigaretta. Vi hanno fatto vedere ciò che volevano, l’uomo da abbattere, mentre si compivano accordi e schifezze varie dietro le spalle di tutti. A breve si vedranno gli effetti di queste cose, e la storia dirà chi aveva ragione. Mi dispiace che la società sia stata venduta ad un prezzo nettamente inferiore rispetto al suo reale valore e non sia stato risolto il problema stadio. Noi sicuramente lavoreremo per un clima di collaborazione, offrendo ancora il progetto a costo zero per la comunità, del nuovo stadio. Per il resto vedremo cosa succederà. Un merito l’abbiamo: i 16.000 posti. E non è poco”. Si sfoga così, come al solito su Facebook, Luca Silvestrone, l’intermediario italiano del fondo Usa, che si è visto strappare questa notte il Cagliari Calcio da Tommaso Giulini. Il prezzo dei sardi è stato battuto effettivamente ad una cifra molto minore di quella trattata dagli americani, 48 milioni contro 80.
Tra poco la verità sul fondo a stelle e strisce
“Appena mi autorizzano, nelle prossime ore, dirò tante ma tante cose su di noi, sul nostro ruolo, sulla trattativa. E vi dirò tante cose rispetto a quello che è stato detto di me. Un dossier per ogni persona che ha parlato di me, fatti alla mano. Per il resto i giudici mi saranno ragione. Abbiate pazienza qualche ora. Sappiate che la faccia ce l’ho messa e sempre la metterò anche nei momenti peggiori. E nelle prossime ore avrò di nuovo il tesoro, quindi tanti amici. Ma avrò anche scarpe ben appuntite per prendere a calci chi ha giocato su persone e sentimenti. A breve tutte le informazioni. Per ora aprite gli occhi, non è Silvestrone il demonio. Io ci ho messo sentimento e cuore. Forse questo e’ stato il mio peccato, ma ne vado orgoglioso”. Ventidue anni «intensi e meravigliosi». Così Massimo Cellino, dopo la firma del contratto di vendita «per la cessione del 100% delle quote azionarie della Cagliari Calcio a Fluorsid Group» di Tommaso Giulini. Costo dell’operazione, 48 milioni di euro. «Durante i primi mesi del 2014 mi sono convinto che era giunto il momento di chiudere l’esperienza di presidente che guida la Cagliari Calcio da 22 anni. Sono stati anni intensi e meravigliosi -ha commentato Cellino in un comunicato diffuso in nottata – durante i quali ho vissuto dei momenti indimenticabili; per questo vorrei ringraziare chi mi ha accompagnato in questo cammino: tutti i miei collaboratori, tutti i giocatori ma soprattutto la terra sarda e i tifosi del Cagliari». «Queste ultime settimane sono state concitate e hanno visto tanti soggetti avvicinarsi al Cagliari. Gli azionisti della Cagliari Calcio – ha detto il presidente del Leeds – hanno fatto una scelta attenta e ponderata in termini di ambizioni sportive, di serietà del progetto, di aderenza a valori territoriali e di competenze calcistiche e manageriali. La Cagliari Calcio ha necessità e merita un progetto concreto e ambizioso. Fluorsid Group e Tommaso Giulini sono una garanzia in tal senso. I tifosi possono stare tranquilli. La Cagliari Calcio continuerà in un cammino di crescita sostenibile».