Bundesliga, la regola del ’50+1′ vacilla. Uno dei pilastri su cui si fonda il successo della Bundesliga è la cosiddetta regola del “50+1”: i tifosi devono detenere la quota di maggioranza all’interno di ogni singolo club. Questo accade in tutte le più importanti società tedesche, dal Bayern Monaco al Borussia Dortmund, salvo alcune eccezioni come il Bayer Leverkusen (di proprietà dell’azienda farmaceutica Bayer) o il Wolfsburg (detenuto dalla casa automobilistica Volkswagen): nel 2011 è stato stabilito, infatti, che sponsor con un coinvolgimento di oltre 20 anni in un club possano assumerne la proprietà, se con il consenso dei soci.
Con l’azionariato “popolare” le squadre sono strettamente connesse al territorio e alla comunità di riferimento, che ha parte attiva nel processo gestionale e l’influenza dei tifosi nei consigli direttivi permette di verificare la correttezza delle scelte finanziarie, evitando abusi e garantendo la virtuosità economica e sportiva del sistema.
Il business model ormai collaudato della Bundesliga nella stagione 2016-17 ha maturato un fatturato di 3,37 miliardi di euro, con un aumento di circa il 4% rispetto alla stagione precedente, come ha fatto notare l’ad della DFL, Christian Seifert alla presentazione del “Rapporto DFL 2018”. Ben 14 dei 18 club della seria A tedesca hanno prodotto entrate superiori ai 100 milioni di euro.
Bundesliga, la regola del ’50+1′ vacilla. Ecco perchè
Ora però la regola “50+1” sembra vacillare sotto la pressione di alcuni club che temono di non avere il peso finanziario necessario per competere con i rivali della Premier League e della Liga spagnola: la partecipazione diffusa – sostengono – scoraggia i ricchi imprenditori e le grandi aziende dall’investire in Germania perché non possono acquistare una partecipazione di controllo.
Seifert ha dichiarato che il consiglio della Lega tedesca ha iniziato una consultazione su una possibile modifica della regola, prima di una probabile votazione che coinvolgerà tutti i club nel mese di marzo. Per far sì che si proceda ad una modifica 24 dei 36 club dei primi due campionati tedeschi dovranno votare a favore.
Anche se la Bundesliga è il secondo campionato calcistico al mondo per numero di entrate, solo tre dei suoi club – Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Schalke 04 – sono tra le 20 squadre più ricche d’Europa, secondo una recente analisi di Deloitte.
“Abbiamo bisogno di una discussione onesta, senza giochi di potere”, ha detto Seifert. “All’interno della Lega i club dovranno far valere le loro opinioni e poi, se sarà necessario, consulteremo anche la Commissione europea”.