Nuovo stadio Fiorentina. Aleggia grande incertezza attorno al calendario del nuovo stadio della Fiorentina. La società nei giorni scorsi ha parlato della possibilità di disputare la prima partita nel nuovo impianto a fine 2021, prendendosi un altro anno di tempo per presentare il progetto definitivo. Stessa idea del sindaco Dario Nardella, ma come riporta “La Repubblica”, il calendario non lo decidono i viola né Palazzo Vecchio: l’operazione Mercafir è appesa al filo di Toscana aeroporti. Del presidente Marco Carrai. E soprattutto dell’argentino Edoardo Eurnekian, deciso ad investire sulla nuova pista da 2.400 metri.
Nuovo stadio Fiorentina, la possibile evoluzione della situazione
Ipotizzando che Palazzo Vecchio riesca a disegnare la nuova Castello entro il prossimo maggio, a partire da quel momento la Fiorentina si prenderà 6 mesi per il progetto definitivo. Troppi secondo il comune, ma la domanda cruciale è: che succede una volta che Palazzo Vecchio avrà approvato il Piano di Castello con i nuovi mercati generali e la Fiorentina avrà pronto il progetto?
Semplice, si dovrà prendere possesso dei 15 ettari di Castello destinati ad ospitare il nuovo mercato. Il punto però è come. Palazzo Vecchio può espropriare quei terreni, ma così facendo se ne andrebbero altri 2-3 anni di procedure. Può anche intavolare una trattativa con i proprietari, cioè il Gruppo Unipol. Ma anche in questo caso, è difficile pensare che si possa chiudere tutto in due settimane se si considera che il Comune ridisegnerà l’intera Castello senza neppure incontrare la compagnia bolognese una sola volta.
Solo Eurnekian può salvare il calendario dello stadio. Solo se l’argentino si metterà in mezzo e farà un’offerta d’acquisto dei terreni Unipol le lungaggini potrebbero essere saltate. Diversamente dal gruppo bolognese, gli interessi del magnate dell’aeroporto convergono con quelli di Palazzo Vecchio.
Non sarebbero cifre proibitive per un magnate: Unipol ha iscritto a bilancio il progetto Castello per 100 milioni di euro. Per i 15 ettari del nuovo mercato, la Fiorentina deve sborsare 21 milioni. E il fatto che, nella nota di soddisfazione per il decreto di Via, si parlasse di 400 milioni d’investimento anziché 350, a Palazzo Vecchio qualcuno l’ha interpretato come un lordo comprensivo dei terreni Unipol. Ma chi può garantire che finirà così? Con Toscana Aeroporti asso pigliatutto? Palazzo Vecchio lo spera. Ma non ha certezze. E per ora chiede conto delle carte alla Fiorentina.