La famiglia Berlusconi, attraverso la Fininvest, si appresta a garantire la continuità operativa e aziendale del Milan attraverso un finanziamento soci di circa 50 milioni di euro che dovrebbe essere erogato nelle prossime settimane e comunque entro la primavera. E’ quanto riporta il quotidiano finanziario MF in edicola oggi.
Lo scenario sembra essere altamente probabile, non solo per l’autorevolezza della fonte, ma anche perché i numeri dell’esercizio 2013 e in particolare del 2014, in cui il Milan non beneficerà dei ricavi legati alla partecipazione alla Champions League, dovrebbero essere ancora una volta negativi, anche se in misura minore che in passato.
Se il 2013 dovrebbe essersi chiuso con una perdita consolidata limitata a 7-8 milioni, in linea con quella del 2012 di 6,9 milioni, (si veda la preview di Calcio&Finanza), l’esercizio in corso rischia di chiudersi con un rosso significativo a doppia cifra.
Per prevenire la situazione, scrive MF, la famiglia Berlusconi, attraverso la Fininvest, si impegnerà dunque in questo nuovo sforzo finanziario, nonostante l’attenzione del presidente Marina Berlusconi e dell’amministratore delegato Pasquale Cannatelli sia oggi più concentrata sul core business editoriale, quindi Mediaset e la Mondadori in ristrutturazione.
Detto questo, Fininvest grazie alla cessione del 5,6% di Mediolanum (le resta un abbondante 30,6%) e al dividendo garantito dal gruppo bancario gestito dall’alleato storico, Ennio Doris, sta per incassare complessivamente 300 milioni (255 milioni dal collocamento concluso a dicembre e 50 milioni di cedole tra l’acconto di novembre e il saldo di maggio).
I 50 milioni in arrivo rappresentano l’ennesimo segnale di fiducia. Che potrebbe essere l’ultimo visto che, non è un segreto, Marina Berlusconi e non solo lei sarebbe pronta al grande sacrificio rappresentato dalla vendita del club rossonero. Ma al momento sarebbe frenata dalla sorella minore Barbara che sta facendo di tutto per rilanciare la squadra con un progetto complesso che prevede anche la realizzazione del nuovo stadio.
Operazione non certo facile e soprattutto molto costosa. Ed è in questo contesto che si inquadra la ricerca di un partner finanziario che affianchi la famiglia Berlusconi nel percorso di rilancio delle ambizioni rossonere. Ma a stoppare questo piano ci sono le pretese economiche.
Proprio nei giorni scorsi, Barbara Berlusconi ha smentito le voci relative a una proposta avanzata dal magnate di Singapore, Peter Lim, pronto a mettere sul piatto 300 milioni per il 51% del Milan. «Questa cifra rappresentano circa il 30% del club, non certo il 51%. Come ho già detto, poi, non siamo interessati a vendere il 51% del club, ma solo il 20-30% per progetti specifici come quello dello stadio», aveva ribadito l’agguerrita terzogenita di Silvio Berlusconi sapendo così di far breccia nel cuore del padre.
Ma c’è chi sostiene che Marina sarebbe pronta disfarsi del Milan anche a fronte di una valutazione inferiore. In altre parole i 600 milioni cui l’uomo d’affari di Singapore ha valutato il 100% del club potrebbero rappresentare una base sulla quale intavolare una trattativa.