L’affare Neymar fa felice anche la Francia. O meglio, il fisco francese, viste le cifre che finiranno nelle casse dello Stato per quanto riguarda le tasse.
Il ministro dei conti pubblici, Gérald Darmanin, si è infatti detto “rallegrato” di un eventuale trasferimento di Neymar al Paris Saint Germain per le tasse che il giocatore brasiliano dovrà pagare al fisco francese. “È meglio che questo giocatore di calcio paghi le sue tasse in Francia che altrove” ha affermato Darmanin ai microfoni di France Inter, senza specificare la cifra prevista per il fuoriclasse.
Secondo quanto riporta il quotidiano francese Le Figaro, l’eventuale stipendio netto di 35 milioni di euro netti che il PSG verserà a Neymar sono circa 62 milioni lordi all’anno. E, come spiega l’economista francese Pierre Rondeau, il brasiliano dovrebbe versare al fisco circa 37,5 milioni di euro annui, quasi il doppio dei 19 milioni che versava al fisco Zlatan Ibrahimovic durante le sue stagioni al PSG. “Neymar pagherà l’imposta sul reddito e i contributi previdenziali”, spiega Rondeau. I 37,5 milioni di euro rappresentano la differenza tra retribuzione lorda e netta, vale a dire 27 milioni, a cui vanno aggiunti circa 10,5 milioni di euro dei contributi previdenziali.
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Tuttavia, il giocatore potrà sfruttare il suo statuts di lavoratore straniero in Francia, che gli permetterà di essere esente dalla tassa sulla ricchezza (ISF) per 5 anni. “Questo regime vale per gli stranieri che si trasferiscono in Francia con un lavoro retribuito, ma non sono stati tassati come residenti negli ultimi cinque anni”, spiega Rondeau.
Un argomento comunque scottante per Neymar, quello delle tasse. L’attaccante ormai ex Barcellona è stato infatti già condannato in Brasile per evasione fiscale con una multa da 47 milioni di euro, mentre in Spagna è stata archiviata recentemente l’accusa di evasione fiscale per il trasferimento del giocatore dal Santos a Barcellona nel 2013.