C’è anche un po’ del Leicester dei miracoli di Claudio Ranieri dietro l’aumento dei ricavi registrato da Puma nel secondo trimestre del 2016. La casa di abbigliamento tedesca, sponsor tecnico delle Foxes campioni d’Inghilterra (oltre che dell’Arsenal, secondo classificato nell’ultima Premier League) ha infatti chiuso il trimestre aprile-giugno con ricavi in crescita del 7% (+13% a cambi costanti) a 827 milioni di euro, mentre il risultato operativo (Ebit) ha registrato un miglioramento del 75% a 12 milioni di euro.
Tra i fattori di successo che hanno contribuito al buon risultato di Puma nel trimestre, a detta della stessa casa tedesca, ci sarebbe anche la storica affermazione del Leicester nella Premier League 2015/16. Una corsa, quella della squadra guidata da Ranieri, che prima ancora che si concretizzasse nella vittoria del titolo, si è tradotta in una crescita del merchandising ufficiale del club inglese griffato Puma.
Non stiamo certo parlando di un club dall’appeal globale quali sono Manchester United, Barcellona o Real Madrid, ma la favola del piccolo club che ha trionfato contro i colossi della Premier ha tuttavia avuto i suoi effetti anche dal punto di vista commerciale.
In questo senso ha contribuito ai ricavi della Puma anche l’Arsenal e i campioni che sono stati testimonial della società tedesca nell’ultima stagione, culminata nei campionati europei in Francia, tra cui Cesc Fàbregas, Nolito, Adam Lallana, Grzegorz Krychowiak, Olivier Giroud, Rui Patricio e gli italiani Gianluigi Buffon, Giorgio Chiellini.
Ma il giocatore della scuderia Puma che più si è messo in evidenza nel corso di Euro 2016 è stato senz’altro l’attaccante francese dell’Atletico Madrid, Antoine Griezmann, votato come miglior giocatore del torneo da parte dell’Uefa, anche alla luce dei sei gol segnati con la scarpa bicolore “PUMA Tricks boots”.
Nonostante qualche polemica legata alla resistenza delle magliette fornite alle nazionali, Puma ha espresso grande soddisfazione per il ritorno di immagine avuto grazie ad Euro 2016. L’azienda tedesca, sponsor della Nazionale italiana, sottolinea come il brand sia stato presente negli stadi che hanno ospitato l’Europeo per circa il 40% del totale.