In questi giorni la FIFA ha pubblicato un report dettagliato che analizza la candidatura dell’Arabia Saudita a ospitare i Mondiali del 2034. Il torneo si svolgerà nel Paese, che è anche l’unico candidato a ospitarlo per quell’anno, e per l’occasione sono previsti investimenti di altissimo livello che vanno ben oltre la realizzazione degli stadi.
Partendo dalla proposta presetata, la FIFA ha sottolineato che «sulla base dei risultati della valutazione tecnica, la candidatura dell’Arabia Saudita ha ottenuto un punteggio medio di 4,2 su 5. La FIFA ha determinato che la candidatura soddisfa i requisiti minimi di ospitalità richiesti per la valutazione tecnica del Mondiale 2034, qualificandosi così per essere presa in considerazione dal Consiglio FIFA e dal Congresso FIFA».
NEOM Mondiali 2034 – Gli impianti per la rassegna iridata
Tra gli aspetti più interessanti c’è sicuramente quello infrastrutturale, perché l’Arabia Saudita prevede la costruzione di ben 11 dei 15 stadi che ospiteranno la rassegna iridata. Solo quattro sono esistenti e in fase di riqualificazione, mentre gli altri sono in fase di realizzazione o programmati per il futuro. Questo l’elenco delle strutture:
- Riyadh – King Salman International Stadium (in programma)
- Riyadh – Prince Mohammed bin Salman Stadium (in programma)
- Riyadh – King Fahad Sports City Stadium (esistente, da riqualificare)
- Jeddah – King Abdullah Sports City Stadium (esistente, da riqualificare)
- NEOM – NEOM Stadium (in programma)
- Abha – King Khalid University Stadium (esistente, da riqualificare)
- Al Khobar – Aramco Stadium (in costruzione)
- Jeddah – Qiddiya Coast Stadium (in programma)
- Jeddah – Jeddah Central Development Stadium (in costruzione)
- Jeddah – King Abdullah Economic City Stadium (in programma)
- Riyadh – King Saud University Stadium (esistente, da riqualificare)
- Riyadh – New Murabba Stadium (in programma)
- Riyadh – Prince Faisal bin Fahad Sports City Stadium (in costruzione)
- Riyadh – ROSHN Stadium (in programma)
- Riyadh – South Riyadh Stadium (in programma)
Tra le proposte dei sauditi per ospitare la competizione, balza all’occhio il NEOM Stadium. L’impianto non è ancora stato realizzato, ma per un motivo ben preciso: anche la città non esiste. Quello di NEOM è un progetto senza precedenti, una città futuristica da 500 miliardi di dollari presentata nel 2017 e che sta lentamente avanzando tra i vari siti che lo compongono.
NEOM Mondiali 2034 – La storia di NEOM e THE LINE
Il sito è immaginato come un centro di 10.200 miglia quadrate (26.500 chilometri quadrati) per la tecnologia e gli affari, completamente alimentato da energie rinnovabili. Oltre a fungere da centro per l’innovazione nel campo delle biotecnologie, la megalopoli dovrebbe essere anche una comunità di lusso con «porti turistici scintillanti», «parchi a tema da record», e «il giardino più grande del mondo».
Nell’ambito del progetto è stato recentemente comunicato il completamento di Sindalah, un’isola resort nel Mar Rosso progettata dallo studio italiano Luca Dini Design and Architecture. Prima regione inaugurata di NEOM, il resort è descritto come una «destinazione isolana di lusso» situata a cinque chilometri dalla costa. Insieme a Sindalah, NEOM è composta da dieci mega-progetti diversi, di cui finora sono stati annunciati i dettagli di altri tre: Oxagon, Trojena, e certamente la più nota THE LINE.
Si tratta del progetto per una città lineare lunga 170 km e larga 200 metri, all’interno dell’area di NEOM. Si prevede che possa ospitare 9 milioni di residenti senza auto convenzionali, con tutti i servizi di base a una distanza di 5 minuti a piedi. Il 25 luglio 2022 il principe ereditario Mohammed Bin Salman, anche presidente del consiglio di amministrazione di NEOM, ha rilasciato una dichiarazione e un video promozionale, che ha portato a una copertura mediatica più ampia del progetto. Ciò ha anche sollevato interrogativi sui meriti del design e delle questioni ambientali, con i critici preoccupati che il progetto possa creare una struttura distopica e artificiale, che ha già spostato la tribù indigena Huwaitat e avrebbe un impatto sulla migrazione degli uccelli e della fauna selvatica. Nel 2024 il progetto è stato in parte rivisto e si prevede entro il 2030 di costruire solo 2,4 km dei 170 totali teorici, ospitando un massimo di 300mila abitanti.
NEOM Mondiali 2034 – Le valutazioni della FIFA
A tal proposito, come si legge anche nel documento della FIFA, lo stadio sarà realizzato «in un distretto dedicato allo sport nella prima fase di THE LINE, uno progetto futuristico che si estende dal Mar Rosso e si basa su energia rinnovabile e trasporti sostenibili. Il nuovo stadio, che sarà un punto focale del progetto complessivo, sarà situato al livello superiore. La costruzione inizierà nel 2027 e sarà completata entro il 2032. La capacità totale prevista di 46.010 posti supera il requisito minimo di 40.000 posti richiesto per un impianto destinato ai quarti di finale».
«La documentazione per la candidatura sembra indicare l’allocazione degli spazi necessari in base ai piani condivisi, sebbene, similmente allo stadio Prince Mohammed bin Salman di Riyad, il design unico e la posizione dello stadio richiederanno adattamenti rispetto all’approccio operativo tradizionale. Ad esempio, le fondamenta, le pareti e il tetto dello stadio sono completamente integrati nel quartiere circostante, con i vari gruppi di utenti che accedono dagli spazi situati sotto lo stadio. Il design proposto per lo stadio e la sua integrazione con l’ambiente circostante sono attualmente concettuali e richiedono ulteriori analisi per valutarne collettivamente l’idoneità alle operazioni del Mondiale FIFA. Questo vale anche per l’integrazione dello stadio nell’area circostante in termini di flussi di accesso e hub di trasporto, per i quali è stato fornito uno studio concettuale sui flussi», prosegue l’organo di governo del calcio mondiale.
La FIFA sottolinea inoltre che «durante la visita di ispezione della nell’ottobre 2024, i piani dettagliati dello stadio sono stati presentati e discussi. Saranno essenziali ulteriori analisi, in particolare in termini di accesso, ingressi, uscite, evacuazione e installazione di strutture temporanee. L’integrazione dello stadio in THE LINE richiederà ulteriori approfondimenti per garantire logistica e flussi di accesso fluidi per le operazioni FIFA».