E dopo Feliciani, Maresca, Pairetto, Ayroldi e Marinelli, anche Maurizio Mariani dovrà “scontare” una penitenza. Dovrà praticamente fare un passo indietro. Non resterà fermo o completamente in panchina come gli altri: il direttore di gara che ha assegnato il rigore in Inter-Napoli per il contatto Anguissa-Dumfries e che è stato redarguito anche dal designatore Gianluca Rocchi, verrà mandato un po’ in Serie B.
Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, l’arbitro rivedrà i campi di Serie A successivamente, a data da destinarsi. Le ore successive al rigore, considerato «da evitare» dai vertici dell’AIA, si erano immediatamente accese con le dichiarazioni a caldo di Antonio Conte, tecnico del Napoli che aveva detto «l’arbitro va aiutato, il Var è uno strumento bellissimo ma va usato onestamente perché poi ci sono retropensieri».
A seguire era arrivata la risposta del presidente dell’Inter Giuseppe Marotta, che ha definito il rigore per l’Inter ineccepibile, alla quale ha contro replicato il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. Lo stesso Rocchi aveva voluto proporre il proprio punto di vista chiaro ad uso e consumo di allenatori e dirigenti che nel dopo-gara: «Noi dobbiamo pensare a fare meno errori ma bisogna essere più riflessivi perché senza rispetto si rischia di incendiare il clima».
Per questo Maurizio Mariani verrà “retrocesso” per un po’ fra i cadetti, com’è successo in passato per molti (e c’è chi in B è rimasto, un “celebre” varista). Nell’incontro organizzato dalla Lega-Serie A lunedì mattina a Lissone, Rocchi aveva fatto capire che quel rigore sarebbe stato meglio non darlo nonostante l’esistenza del contatto. E pare che lo stesso Mariani, nelle ore successive in cui si è sentito proprio col designatore, abbia ammesso la valutazione un po’ frettolosa della situazione di gioco.
Nel frattempo, Antonio Conte non sarà deferito per le frasi espresse a caldo alla fine della suddetta sfida giocata domenica sera. Nessuna offesa specifica o parola sconveniente né caratteri da dichiarazione lesiva.