Entusiasmo a Wall Street e apertura in forte rialzo, dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi. In avvio, il Dow Jones guadagna 1.277,99 punti (+3,03%), lo S&P 500 sale di 115,54 punti (+2%) e registra un nuovo record, il Nasdaq aggiunge 346,21 punti (+1,88%). Il petrolio Wti al Nymex cede l’1,83% a 70,67 dollari al barile, con il timore che gli Stati Uniti possano aumentare la propria produzione e alzare barriere protezionistiche, a fronte di una domanda già debole.
In rialzo del 13,6% il titolo di Tesla, dopo che il suo amministratore delegato, Elon Musk, ha apertamente fatto campagna elettorale per Trump, che lo ha ringraziato ed esaltato nel suo discorso dopo la vittoria. Tra gli altri, anche Truth, il social di Donald Trump, vola a Wall Street: i titoli della Trump Media & Technology Company salgono infatti del 25% in apertura.
In rialzo anche il rendimento del titolo del Tesoro a 10 anni, salito a circa il 4,45%; gli investitori credono che i tagli alle tasse proposti da Trump e altri piani di spesa faranno aumentare il deficit fiscale e che un’eventuale guerra commerciale contro Cina e Unione europea possa far di nuovo crescere l’inflazione.
Grande entusiasmo quindi a Wall Street con una apertura in forte rialzo dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi. Gli investitori in particolare sembrano voler festeggiare un risultato chiaro, che evita ritardi, polemiche e battaglie legali, che erano particolarmente temuti alla vigilia delle elezioni. In particolare, il rieletto presidente Trump dovrebbe probabilmente avere dalla propria parte l’intero Congresso: infatti i repubblicani, oltre a mantenere la maggioranza alla Camera, dovrebbero inoltre riconquistare anche quella in Senato.
Il settore bancario si sta affermando come grande beneficiario delle elezioni. La prospettiva di normative più flessibili, riduzioni fiscali, inflazione in crescita e tassi d’interesse più elevati favorisce le principali banche americane, dagli istituti d’investimento a quelli regionali. JPMorgan, Bank of America e Citigroup registrano un aumento di circa l’8%, Wells Fargo cresce del 14%, mentre Goldman Sachs e Morgan Stanley segnano un +9%. Anche PNC Financial Services e Capital One avanzano, rispettivamente del 5% e del 19%. Nel comparto energetico, i giganti del petrolio, come Chevron (+2%), traggono vantaggio dall’intenzione di Trump di incrementare l’estrazione di greggio, mentre soffrono le società di energia rinnovabile.
Con Trump, inoltre, ci si attende una riduzione degli interventi contro le società accusate di monopolio e le fusioni tra grandi gruppi. Questo ha spinto al rialzo i titoli di Spirit (+12%), Frontier (+4%) e JetBlue (+5%) nel settore aereo; Kroger (+3,5%) e Albertson (+1,5%) nella distribuzione al dettaglio; Capri (+3,8%) e Tapestry (+1,8%) nel settore del lusso; e Live Nation (+7,5%) nell’intrattenimento. Anche i titoli delle Big Tech sono in crescita: Apple guadagna l’1%, Alphabet il 2,7%, e Amazon lo 0,7%, mentre fa eccezione Meta Platforms, in calo del 2%. Nvidia avanza del 3,2%, mantenendo il primato come azienda a maggiore capitalizzazione al mondo, davanti a Apple.