Nuovo stadio Milan: da Autostrade a FS, colloqui per potenziare la viabilità

Nel percorso per la costruzione dell’impianto sono stati attivati tavoli tecnici di confronto con alcuni enti per discutere delle problematiche più serie.

Viabilità nuovo stadio Milan
Gerry Cardinale e Paolo Scaroni (Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

Prosegue il lavoro del Milan per la possibile costruzione di un nuovo stadio a San Donato Milanese. Questa mattina è stato ufficialmente pubblicato il documento di scoping della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) inserita nell’ambito del procedimento di Accordo di Programma finalizzato alla realizzazione di un intervento di trasformazione urbanistica di carattere sportivo dell’Area San Francesco.

All’interno del documento integrale, è interessante sottolineare i tavoli tecnici di confronto attivati con alcuni enti per discutere delle problematiche più serie. Tra i temi più rilevanti c’è ovviamente quello della viabilità, dal momento in cui con un nuovo impianto– almeno una volta ogni due settimane – fino a 70mila persone sarebbero convogliate a San Donato.

Da qui, nei mesi antecedenti all’apertura della procedura di Accordo di Programma, la decisione di attivare una serie di contatti preliminari con alcuni enti. Nel documento in questione sono stati elencati «gli enti contattati e un breve riepilogo dei temi oggetto di discussione».

Viabilità nuovo stadio Milan – Gli enti coinvolti nelle discussioni

Il primo è ASPI-Autostrade per l’Italia, ente con il quale ci sono i seguenti temi in fase di valutazione:

  • posizione e geometria delle nuove rampe di svincolo sull’asse della A1 (ingresso e uscita sulla carreggiata sud e solo ingresso sulla carreggiata nord)
  • occupazione delle fasce di rispetto per le opere di attraversamento

Il secondo ente è invece ENEL-Distribuzione, con il quale ci sono i seguenti temi in fase di valutazione  di valutazione per predisporre una richiesta di allaccio per le varie unità di consumo:

  • per lo Stadio previsione di n. 2 alimentazioni, di cui una in riserva calda, ed una consegna MT per i servizi di ristorazione interni
  • per gli altri edifici del Masterplan, previsione di n. 1 punto di consegna dell’energia elettrica, indicativamente uno per ogni unità di consumo, in Media Tensione o in Bassa tensione a seconda della potenza di allacciamento. L’ubicazione sarà nei pressi di ciascuna unità, secondo quanto previsto dal distributore
  • Alimentazioni per ricarica di auto elettriche con allacciamenti dedicati per usufruire delle tariffe dedicate agevolate.

Il terzo ente contattato è il Gruppo CAP – Servizio Idrico Integrato. Questi i temi in fase di valutazione:

  • verifica della capacità delle infrastrutture di acquedotto e fognatura
  • definizione dei fabbisogni di acqua potabile e scarico in fognatura del progetto
  • valutazione della necessità di un nuovo pozzo pubblico
  • valutazione della necessità di potenziamento delle reti esistenti

Tra gli altri enti con cui è stato attivato un tavolo tecnico c’è anche British Telecom. Questi i temi in fase di valutazione:

  • verifica della fattibilità della connessione alla rete pubblica di telecomunicazioni nell’ambito del sedime del nuovo stadio
  • verifica della fattibilità di accesso alla rete di telecomunicazioni tramite due punti che si attesteranno in due locali dedicati (MeetMe room) diametralmente opposti. Tali locali rappresenteranno il limite di fornitura tra la rete pubblica allestita da BT (a monte) e la rete privata di ACM (a valle).

Infine, fondamentale sul fronte viabilità, un confronto è iniziato anche con Rete Ferroviaria Italiana (RFI), società partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato Italiane. Qui sono state avviate interlocuzioni per «verificare la capacità potenziale della fermata di San Donato. È emerso che, allo stato attuale, la fermata non è in grado di fare fronte pienamente alla domanda del comparto e pertanto è stato avviato un iter progettuale in cui RFI ha proposto un potenziamento della stazione. La nuova configurazione proposta è attualmente in fase di studio, con riconoscimento degli indubbi benefici che questa comporterebbe in termini di split modale, con possibile incremento della capacità trasportistica della fermata anche oltre le necessità del comparto».

«Pertanto, auspicando un esito positivo del tavolo tecnico e successiva fase di istruttoria all’interno dell’Accordo di Programma che porti ad una soluzione che risolva tutte le esigenze di progetto, il beneficio sia per il comune di San Donato, che vedrebbe l’intera area riqualificata e meglio connessa con le destinazioni già presenti, sia per il comparto, che vedrebbe addirittura potenzialmente un ampliamento del bacino che viaggia su ferro e quindi una revisione complessiva del modal split, sarebbe evidente», conclude il documento.