Nuovo stadio Cagliari, Giulini contro Regione e Comune «Lo si vuole fare davvero?»

L’ennesimo stop burocratico, questa volta proveniente dalla Conferenza dei servizi, ha fatto perdere la pazienza al patron dei rossoblù.

Cagliari bilancio 2024
Tommaso Giulini (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Cagliari di Tommaso Giulini, nove anni fa, aveva ereditato da Massimo Cellino la telenovela relativa al nuovo stadio. Situazione che non si è ancora risolta positivamente, nonostante i tanti incontri e le strette di mano con il mondo della politica.

E intanto arriva un altro stop che questa volta ha fatto spazientire lo stesso Giulini che usando il suo profilo social di X ha espresso tutta la sua rabbia e delusione: «Da anni stiamo facendo tutto il possibile, sacrificando tempo e investendo risorse, per dare a Cagliari un nuovo stadio. Chi di dovere dimostri presto se lo si vuole fare davvero o se siamo destinati a rimanere incagliati nella burocrazia».

Come riporta Il Corriere dello Sport, uno sfogo che segue l’ennesimo stop burocratico. Questa volta la fumata grigia è arrivata dalla Conferenza dei servizi di mercoledì scorso che, nelle speranze del club, avrebbe dovuto dare il via libera al nuovo impianto da 25mila posti, ampliabile a 30mila. Invece, gli enti partecipanti hanno chiesto una serie di chiarimenti e approfondimenti che hanno indispettito il Cagliari.

Ma questo rinvio, ovviamente, comporta una dilazione delle tempistiche Entro il 15 ottobre dovrebbe essere stilato il verbale della riunione sul quale i tecnici del Cagliari dovranno lavorare per dare i chiarimenti richiesti in materia di trasporti pubblici, gestione delle acque e dei parcheggi. Servirà tempo, il rischio è che la prossima riunione della Conferenza slitti al 2025.

L’opera dovrebbe costare 200 milioni di euro, ma la cifra potrebbe aumentare, e al momento sono disponibili 10 milioni stanziati dal Comune e 60 milioni dalla Regione Sardegna. Il resto dovrebbe reperirlo Giulini attraverso il sistema bancario, ultimamente restio a concedere fiducia alle società di calcio. Infatti, in Lega si parla da anni di costituire un fondo fiduciario per sostenere i club nell’accesso al credito. Ma sinora niente è stato fatto.

Ma se il tema delle risorse, soprattutto se garantite da privati, è superabile, quello che preoccupa il Cagliari, e non solo, è la reale volontà delle istituzioni di mettersi in gioco e assecondare le aspirazioni dei club. Rimanendo in Sardegna, la vecchia Giunta regionale, in prossimità delle elezioni, aveva preso impegni precisi ma adesso l’esecutivo di centrodestra è stato sostituito da uno di centrosinistra, presieduto da Alessandra Todde, esponente del MoVimento 5 Stelle, con i conseguenti dubbi se le volontà sulla questione stadio siano le stesse.

Nell’attesa, il Cagliari continuerà a giocare in un impianto provvisorio da 15mila posti che va avanti a colpi di deroghe, che sente il peso degli anni ed è sempre più inadeguato alle esigenze di squadre e spettatori.