Le vittorie dei Kansas City Chiefs campioni in carica (contro i Baltimore Ravens) e dei Philadelphia Eagles contro i Green Bay Packers nella prima storica partita disputata in Brasile hanno aperto ufficialmente la stagione 2024/25 della NFL (che in Italia è visibile su DAZN con il Game Pass). Una lega il cui giro d’affari è invidiato da tutte le altre rivali a livello sportivo: d’altronde, il modello di business porta non solo ad incassi record, ma anche a rendere quasi impossibile mandare in rosso i conti delle franchigie.
Basta guardare alle cifre del 2023 per capire l’impatto economico dell’NFL sulle squadre. Ciascuna delle 32 squadre della NFL ha infatti ricevuto poco più di 400 milioni di dollari di ricavi centralizzati: si tratta, cioè, dei ricavi da diritti tv nazionali, dalle sponsorizzazioni della lega e i ricavi condivisi e le royalties provenienti dalle varie affiliate e sussidiarie della lega, che complessivamente valgono circa 13 miliardi di dollari.
In sostanza, in base alla distribuzione tra società, ogni squadra ha ricevuto 400 milioni di dollari prima di vendere un singolo biglietto, birra o sponsorizzazione locale. E sono cifre che potranno ancora crescere nei prossimi anni, considerando l’aumento del 115% nell’ultimo decennio e che, secondo le stime, la crescita dovrebbe essere simile nel prossimo decennio, raggiungendo gli 800 milioni di dollari.
Nel frattempo, però, i costi legati ai giocatori sono fissi, perché determinati da un tetto salariale rigido (non superabile quindi, a differenza ad esempio di quanto accade in NBA): nella scorsa stagione la cifra massima per gli stipendi era fissata a 225 milioni di dollari, poco più della metà di quanto ciascuna franchigia incassa dai club.
Il risultato è che ogni squadra della NFL è estremamente redditizia, come dimostrato anche dal valore medio di una squadra che ha raggiunto i 5,93 miliardi di dollari secondo i dati di Sportico: il valore complessivo di mercato delle 32 franchigie della lega è di 190 miliardi di dollari.
Guardando alla classifica legata ai valori delle squadre, i Dallas Cowboys valgono 10,32 miliardi di dollari, con un aumento del 12% rispetto al 2023, davanti ai Los Angeles Rams (7,79 miliardi di dollari) e i New York Giants con un valore di 7,65 miliardi di dollari.
Quanto valgono le squadre NFL, la classifica
- Dallas Cowboys, 10,3 miliardi di dollari
- Los Angeles Rams, 7,8 miliardi di dollari
- New York Giants, 7,7 miliardi di dollari
- New England Patriots, 7,3 miliardi di dollari
- San Francisco 49ers, 6,9 miliardi di dollari
- New York Jets, 6,8 miliardi di dollari
- Miami Dolphins, 6,8 miliardi di dollari
- Philadelphia Eagles, 6,8 miliardi di dollari
- Las Vegas Raiders, 6,7 miliardi di dollari
- Washington Commanders, 6,3 miliardi di dollari
- Chicago Bears, 6,3 miliardi di dollari
- Houston Texans, 6,0 miliardi di dollari
- Atlanta Falcons, 5,9 miliardi di dollari
- Seattle Seahawks, 5,6 miliardi di dollari
- Pittsburgh Steelers, 5,6 miliardi di dollari
- Tampa Bay Buccaneers, 5,5 miliardi di dollari
- Denver Broncos, 5,5 miliardi di dollari
- Kansas City Chiefs, 5,4 miliardi di dollari
- Green Bay Packers, 5,4 miliardi di dollari
- Minnesota Vikings, 5,3 miliardi di dollari
- Tennessee Titans, 5,3 miliardi di dollari
- Los Angeles Chargers, 5,2 miliardi di dollari
- Cleveland Browns, 5,1 miliardi di dollari
- Carolina Panthers, 5,1 miliardi di dollari
- Baltimore Ravens, 5,1 miliardi di dollari
- Buffalo Bills, 5,1 miliardi di dollari
- Indianapolis Colts, 5,0 miliardi di dollari
- Detroit Lions, 4,9 miliardi di dollari
- Arizona Cardinals, 4,9 miliardi di dollari
- New Orleans Saints, 4,8 miliardi di dollari
- Jacksonville Jaguars, 4,8 miliardi di dollari
- Cincinnati Bengals, 4,7 miliardi di dollari