La trattativa è avviata ma la distanza rimane notevole. C’è l’interessamento di un gruppo cinese per il Bari, ma Paparesta chiede il doppio rispetto a quanto offerto finora dai possibili acquirenti. Lo riporta oggi il Corriere del Mezzogiorno.
La cordata del cinese Herman Zheng sarebbe orientata a riconoscere per l’acquisto del Bari una cifra dai 12 ai 15 milioni, mentre per il club guidato da Gianluca Paparesta si viaggia dai 25 ai 30 milioni.
La trattativa, non ancora partita, prende spunto dai numeri e inevitabilmente dal primo e unico bilancio presentato (giugno 2014-15 chiuso con una perdita di 1,4 milioni) in cui Paparesta dichiara: “La stagione si è conclusa con 54 punti e il raggiungimento del decimo posto nella classifica della serie B. Il traguardo è stato senza dubbio al di sotto delle aspettative”.
In particolare il Bari evidenzia due principali indici — Roe (redditività del capitale proprio) e Roi (redditività del capitale investito) — con segno negativo: meno 265% e meno 349%.
L’entità della perdita (rapportato al capitale sociale di 2 milioni) ha fatto scattare sin dal primo anno di vita l’obbligo di ricapitalizzazione nell’esercizio successivo: oggi ci sarà un consiglio d’amministrazione in cui entreranno Antonio De Feo e Cosimo Giancaspro. Quest’ultimo ha provveduto a versare 1,5 milioni in conto soci.
Ecco invece gli altri aspetti sul banco della trattativa.
Un credito esigibile nell’anno successivo di 1,8 milioni nei confronti dello sponsor Suisse Gas spa (c’è una richiesta di concordato preventivo): il Bari lo considera «coperto» per la sua totalità, ma in presenza di mancata riscossione dovrebbe riconsiderare la partita (svalutare o istituire un fondo di copertura rischi).
Ci sono anche 3,9 milioni di avviamento (ovvero le risorse utilizzate per acquistare il club dal tribunale) ammortizzati in 15 anni (anziché 5 anni) nel presupposto che il club resti sempre in A o B. Infine, c’è l’«una tantum» dei 2,8 milioni di sopravvenienze attive ottenute dal fallimento della vecchia società.
Sul fronte dei pro, invece, esistono introiti da mutualità (diritti tv e contributi di Lega) pari a 5 milioni nel 2015-16 che in caso di promozione lieviterebbero a 25-30 milioni.
Inoltre, Bari è la piazza più importante della serie B con un incasso, tra abbonati e paganti, pari a 2,8 milioni.
Infine, c’è il valore del parco giocatori (sui 10 milioni) e investimenti infrastrutturali già effettuati di un milione.