Passano i giorni, ma la Serie B non sa ancora dove saranno trasmesse le partite nel prossimo ciclo. E le società, di conseguenza, non sanno ancora quali saranno i ricavi da diritti televisivi, la fetta principale del fatturato e in generale tra le voci più importanti per tutti i club del campionato cadetto.
Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, nell’accordo ormai scaduto la Serie B poteva contare su un totale di 43 milioni di euro a stagione, così suddivisi: 28 milioni da Sky, 12 da DAZN e 3 dal mercato internazionale. Questa cifra complessiva deriva dalla risoluzione dell’accordo con Helbiz (presente invece nelle prime due stagioni).
La prima offerta al mercato per un nuovo accordo è andata deserta e così è stata aperta una consultazione di mercato con i vari soggetti potenzialmente interessati. Nella giornata di domani in Lega, i club ne parleranno in una Assemblea ad hoc e poi sarà lanciata una nuova proposta. Pare che Sky al massimo possa arrivare a 16 milioni e DAZN salire a 14 milioni, con conferma dei 3 milioni dall’estero, ma non sono escluse sorprese.
Se queste cifre venissero confermate, la Serie B vedrebbe sfumare 10 milioni di euro rispetto all’accordo precedente, che vedeva per l’ultima stagione già un ammanco di 6 milioni derivanti dal mancato pagamento di Helbiz. Così i club di Serie B vedrebbero scendere la quota dei diritti da 78 milioni a 60 milioni per il prossimo triennio 2024-27, cifra che viene raggiunta grazie alla mutualità in arrivo dalla Serie A, pari al 6%. Per il prossimo triennio, dunque, la B dalle tv dovrebbe passare da 121 milioni a 93 milioni, per una riduzione di circa 1,3 milioni a club.
Tutto dipenderà da quanto metteranno sul piatto i soggetti interessati, probabilmente più attratti dai prossimi grandi avvenimenti internazionali, con il bando diritti tv del Mondiale per Club 2025 che non è stato ancora presentato. Ma la B proverà sicuramente a giocarsi la carta dell’audience in crescita, specialmente nell’ultima stagione, per dare maggiore valore al prodotto.
Infatti, l’ascolto medio in campionato ha superato quota 600mila persone a giornata, consolidando il dato della stagione precedente (fino al 2022/23 era a 450mila e in epoca pre covid a 250 mila). Mentre l’ascolto medio di playoff e playout è stato invece di quasi 2,6 milioni, anche questo un dato in aumento. Le trattative con i vari broadcaster sono ormai al rettilineo finale con i club che spingono per un accordo, così da conoscere le proprie risorse in vista della stagione 2024/25, mentre i tifosi attendono di sapere come fare a seguire la propria squadra in tv, con il concetto di non-esclusiva che dovrebbe essere però confermato.