Evelina Christillin, membro aggiuntivo della UEFA nel Consiglio FIFA, ha analizzato la questione authority indipendente che il governo italiano vuole introdurre, sostituendo la Covisoc, per controllare i conti economico-finanziari dei club.
«A Bangkok, dove si sono svolti sia il consiglio che il congresso della FIFA, non se ne è parlato ufficialmente. Ma le domande ci sono state – ha dichiarato a “Radio anch’io sport” –. Nel momento in cui la proposta della formazione di questa nuova authority ha preso forma, UEFA e FIFA hanno voluto vedere i documenti a disposizione e hanno scritto una lettera congiunta in cui si sollecita la massima attenzione e si sottolinea l’indipendenza e l’autonomia dello sport».
Una situazione che non riguarda solo il calcio italiano: «Ci sono altri casi in cui due federazioni importanti come quella spagnola e quella inglese sono sotto osservazione degli organismi internazionali. Non bisogna precipitare le cose e seguire la vicenda con il massimo rispetto per il governo. Non so come evolverà la situazione, dipenderà dal presidente del CONI Malagò, dal ministro dello sport Abodi, dal presidente FIGC Gravina e dal presidente FIP Petrucci, quest’ultimo l’unico che mi sembra abbia aperto una finestra di possibilità».
«La situazione dei conti delle squadre italiane è veramente fuori controllo – ha sottolineato Christillin – Secondo il report UEFA, l’83% dei ricavi delle squadre di Serie A sono spesi per gli stipendi, nessuna società di altro genere starebbe in piedi con dei conti così. Bisogna darsi una regolata, so che il presidente Gravina ha in mente una serie di riforme. Speriamo si trovi una mediazione in modo che si possa continuare a lavorare insieme, sicuramente con l’apporto del governo, ma con l’autonomia dello sport preservata».