La Juventus ha deciso di esonerare Massimiliano Allegri dopo la vittoria della Coppa Italia e a due giornate dalla fine del campionato, che comunque non contano nulla per i bianconeri visto che sono certi di avere un posto nella prossima Champions League.
A pesare nel rapporto fra il tecnico livornese, che ha un accordo valido fino al 30 giugno 2025, e il club bianconero sono le scene che hanno avuto come protagonista Allegri nei minuti finali della sfida dell’Olimpico contro l’Atalanta e successivamente dopo fino alla cerimonia di premiazione (compreso il diverbio con il direttore di Tuttosport Guido Vaciago e il brutto gesto nei confronti del direttore Cristiano Giuntoli).
In attesa di nominare il nuovo allenatore per la prossima stagione, tutto fa pensare a Thiago Motta, la Juve dovrebbe affidare la panchina all’attuale allenatore della Primavera Paolo Montero. Che passa così da ex calciatore bianconero ad allenatore, anche se solo per due giornate.
Chi è Paolo Montero – La carriera da calciatore e l’approdo alla Juve nel 1996
Nato a Montevideo il 3 settembre 1971, Paolo Rónald Montero Iglesias, questo il suo nome completo, inizia la sua carriera da calciatore in Uruguay con la maglia del Peñarol, ma è proprio in Italia che trova fama e anche molte vittorie. Infatti, nel 1992 approda nel Belpaese grazie all’Atalanta.
Il debutto in Serie A arriva il successivo 6 settembre, sotto la guida di quel Marcello Lippi, che lo vuole con sé alla Juventus nel 1996. Veste la maglia bianconera per nove stagioni, collezionando un totale di 277 presenze e sei reti, di cui solamente uno solo in Serie A contro l’Inter. Lascia l’Italia nel 2005 per tornare in Sud America dove gioca prima con il San Lorenzo in Argentina per poi concludere la carriera al Peñarol nel 2007.
Con la nazionale dell’Uruguay debutta nel 1991 in amichevole per poi partecipare alla Confederations Cup 1997, al Mondiale 2002 e alla Copa America 2004. Lascia la nazionale dopo 61 presenze e cinque gol per via della mancata qualificazione dell’Uruguay al torneo iridato del 2006.
Chiude quindi la carriera da calciatore con un palmares che recita: quattro campionati di Serie A (oltre a quello del 2004/05, revocato per le vicende legate di Calciopoli), tre Supercoppa italiana, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intertoto. Tutti titoli vinti con la Juventus.
Chi è Paolo Montero – Il passaggio in panchina
Dopo aver abbandonato il calcio giocato, Montero inizia la professione di procuratore sportivo in Uruguay, ma nel 2014 viene chiamato proprio dal Peñarol per sostituire il dimissionario Jorge Fossati. Svolge il ruolo di traghettatore fino alla nomina di Pablo Bengoechea a fine dicembre.
Il primo vero incarico arriva dal Boca Unidos nel 2016, militante nella serie b argentina. Passa poi al Colon che lascia a fine anno per accettare il 3 gennaio 2017 il ruolo di allenatore del Rosario. L’anno successivo ottiene l’abilitazione UEFA A che gli consente di allenare in Europa fino alla Serie C italiana, mentre può ricoprire il ruolo di vice in A e B.
Nel 2019 viene chiamato proprio dall’Italia con la Sambenedettese che gli affida la panchina in Serie C. Nel campionato seguente conduce i rossoblù ai play-off. Nel settembre 2020, nel frattempo, ottiene l’abilitazione come allenatore di Prima Categoria – UEFA Pro, che gli consente di allenare qualsiasi squadra.
Dopo la fine dell’esperienza nelle Marche, il 17 giugno 2021 Montero torna in Argentina per andare a sedersi sulla panchina del San Lorenzo. Il 28 giugno 2022, l’ex difensore torna dopo diciassette anni alla Juventus, chiamato ad allenare la squadra Under-19 bianconera. E ora è pronto per sedersi sulla panchina della formazione maggiore proprio con il ruolo di traghettatore che ha dato il via alla sua carriera da allenatore.