Nella serata di ieri Inter, Juventus, Milan e Roma hanno ribadito, con una lettera, come questi quattro club non siano sulla stessa linea del presidente della Lega Lorenzo Casini sul piano delle riforme (con speciale riferimento alla volontà delle quattro di passare da 20 a 18 squadre nel campionato di Serie A).
Oggi, mentre è in corso l’incontro fra il ministro per lo Sport Andrea Abodi e le componenti federali del calcio italiano per la possibile introduzione di un’agenzia governativa che controlli i conti dei club – presente anche Giovanni Petrucci per la Federbasket –, sono arrivate le parole di Aurelio De Laurentiis, patron e presidente del Napoli, a difesa del numero uno della Serie A, definito «il miglior presidente che la Lega abbia avuto negli ultimi 20 anni, cioè da quando sono nel mondo del calcio».
«Perché è un uomo che conosce le regole di Stato – ha continuato De Laurentiis a margine dell’inaugurazione della Race for The Cure –. È un giurista e sono fiducioso che questo puzzle di incomprensioni si possa ricomporre verso un’unica strada: l’autonomia totale del calcio di Serie A. Non bisogna mai dimenticarsi che è un’industria e in quanto tale deve essere autonoma e indipendente. A me non risulta che questi quattro grandi club lo abbiano sfiduciato perché non hanno la possibilità giuridica di farlo».