Il fondo saudita PIF punta sull’Europa: riflettori anche sul Milan

Il fondo sovrano saudita avrebbe messo gli occhi sul club rossonero. Di recente proprio Gerry Cardinale ha aperto ai capitali provenienti dal Medio Oriente.

PIF investimenti esteri

Il Public Investment Fund (Pif) dell’Arabia Saudita, un gigante con un patrimonio da 700 miliardi di dollari derivante dai proventi legati al petrolio, ha avviato una nuova fase della sua strategia di investimenti in Europa.

La focalizzazione si concentra su vari settori, tra cui infrastrutture, energie rinnovabili, tecnologia, immobiliare, intrattenimento e persino lo sport, con particolare interesse nei confronti dei principali club di calcio europei. Il fondo PIF controlla già il Newcastle in Inghilterra (essendo a capo della cordata che ha rilevato il club da Mike Ashley nel 2021), ma – secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore – starebbe puntando a entrare nel capitale azionario del Milan.

Di un’apertura a potenziali soci arabi da parte di RedBird Capital ne aveva parlato il proprietario del fondo statunitense Gerry Cardinale in una lunga intervista a Calcio e Finanza. «Sono al Milan per restare a lungo e dipendesse da me starei qui per sempre. Quel che è vero, però, è che bisogna tenere conto dei movimenti dell’economia globale e non c’è dubbio che in Medio Oriente c’è molta liquidità e disponibilità a investire nello sport», aveva spiegato al Direttore Luciano Mondellini.

Poi, il numero uno di RedBird e del Milan aveva aggiunto: «In questo momento ci sono molti capitali in Medio Oriente interessati a investire nello sport e siamo aperti a collaborare con potenziali partner che potrebbero unirsi a noi sia come sponsor che come partner nella costruzione del nuovo stadio, oppure come azionisti minoritari in qualità di partner a vero valore aggiunto, ma come ho detto non rinuncerò al controllo».

PIF starebbe così valutando l’opzione di investire nel veicolo di RedBird, proprietario della squadra rossonera, per fornire i fondi necessari a rimborsare il vendor loan con Elliott da 550 milioni di euro. Alternativamente, potrebbe essere proposta a PIF una partnership più ampia con RedBird. Secondo il quotidiano i negoziati sarebbero in corso, con una scadenza entro la fine di marzo per prendere una decisione, ma fonti a conoscenza della situazione hanno smentito l’esistenza di colloqui con PIF.

Tra gli altri settori di interesse del fondo saudita sono presenti investimenti di minoranza o partnership con altri gruppi finanziari. In Europa, il fondo saudita sta esaminando diverse opportunità nel campo delle infrastrutture, avendo già acquisito nel novembre del 2023 il 25% dell’aeroporto di Heathrow a Londra, in collaborazione con il gruppo finanziario francese Ardian, con un investimento di 2,4 miliardi di sterline.

Oltre alle infrastrutture, PIF mantiene un interesse significativo nell’immobiliare, concentrandosi soprattutto sull’ hospitality e il retail. La strategia si basa su approcci opportunistici, come dimostrato dall’ingresso nella catena alberghiera Rocco Forte Hotels (con una quota del 49% valutata a 1,2 miliardi di sterline) e gli investimenti mirati nella catena di magazzini londinesi Selfridges.

Infine, anche la tecnologia e le telecomunicazioni rappresentano un’area chiave dell’ambizione del fondo sovrano saudita, con l’approvazione del principe Mohammed bin Salman e del governatore del Public Investment Fund, Yasir Al-Rumayyan. Attraverso la controllata Stc, PIF ha già fatto il suo ingresso nella multinazionale spagnola delle telecomunicazioni Telefonica lo scorso anno.