Arriva una nuova risposta da parte dei legali di John Elkann, numero uno di Exor (la holding della famiglia Agnelli-Elkann azionista di maggioranza tra le altre della Juventus) sullo scontro legale con la madre Margherita e in particolare sulle cifre legate ai conti offshore rinvenute all’estero nel corso delle indagini.
«Non è nostra intenzione farci trascinare in una rissa mediatica poiché ci sentiamo più a nostro agio a rispondere nelle sedi giudiziarie come abbiamo sempre fatto negli ultimi venti anni», si legge in una dichiarazione dei legali. «Ma è di immediata evidenza l’incompatibilità logica e giuridica tra la disponibilità di fondi, peraltro nota da anni, e la circostanza riportata da taluni organi di informazione per i quali sarebbero stati “nascosti”».
«È un’evidente contraddizione, perché gli stessi fondi sono stati regolarmente dichiarati al fisco dal nostro assistito, che ha pagato le imposte dovute e continuerà a farlo», spiegano in particolare i legali. Che poi concludono sulla gestione della società Dicembre, la cassaforte degli Elkann nell’impero della famiglia Agnelli: «Inoltre l’attuale assetto proprietario della Società Dicembre, che è stato definito oltre 20 anni fa e che riflette la precisa volontà dell’Avvocato Agnelli nell’assicurare continuità alle attività della famiglia, volontà arcinota e accettata da tutti gli interessati quando ancora egli era in vita, non può in alcun modo essere messo in discussione. Rinnoviamo la nostra fiducia nel lavoro dei magistrati», concludono i legali di John Elkann.