Esattamente come è accaduto per la UEFA Champions League negli ultimi due giorni, anche l’Europa League chiude oggi la sua ultima edizione con il format che abbiamo imparato a conoscere in questi anni. Si tratterà della prima vera modifica per il torneo a 15 anni di distanza dall’ultima, il cambio di denominazione da Coppa UEFA a Europa League.
A partire dalla prossima stagione, sull’onda di una rivoluzione che investirà tutte e tre le competizioni per club UEFA, anche l’Europa League passerà al format a 36 squadre e girone unico. Le formazioni qualificate per il torneo affronteranno otto squadre diverse (quattro in casa, quattro in trasferta).
Europa League nuovo format – Stop agli incroci con altre coppe
Le prime otto classificate si qualificheranno direttamente agli ottavi di finale – come accadrà in Champions –, mentre le squadre classificate dal nono al ventiquattresimo posto disputeranno gli spareggi per la fase a eliminazione diretta, con le vincenti che accederanno agli ottavi. Da quel momento in poi si procederà con la classica fase a eliminazione diretta.
Il nuovo format eliminerà dunque i gruppi da quattro squadre che sono diventati familiari in questi anni. Non solo, anche lo stretto legame tra Champions ed Europa League è destinato a concludersi: nessuna squadra “retrocederà” più dalla massima competizione europea per club e lo stesso sarà dall’Europa League alla Conference: una volta eliminati, i club saranno fuori dalle coppe continentali.
Europa League nuovo format – La settimana “esclusiva”
Le novità stabilite dalla UEFA investiranno inevitabilmente anche il calendario. In poche parole: si giocherà più di prima. Si inizierà con il primo turno di qualificazione a luglio, mentre la prima fase prenderà il via a fine settembre e si concluderà a gennaio. Una curiosità: ognuna delle tre coppe avrà una settimana di “esclusiva” in cui le squadre partecipanti saranno le uniche a scendere in campo. Nel caso dell’Europa League, in quell’occasione le sfide saranno divise tra mercoledì e giovedì.