Dopo settimane di assoluto silenzio, dall’Inghilterra arriva un’indiscrezione sulla squalifica che verrà decisa ai danni di Paul Pogba, sospeso dal Tribunale Nazionale Antidoping dopo che anche le controanalisi hanno confermato la positività del francese al testosterone dopo le prime analisi effettuate nella pancia dello stadio di Udine.
Il centrocampista della Juventus, sospeso dall’11 settembre, consigliato dai suoi legali avrebbe scelto la strada del patteggiamento che andrebbe così a chiudere la questione il prima possibile, andando a evitare il processo, e facendo così partire la squalifica. La pena, secondo le indiscrezioni, dovrebbe riguardare un arco temporale dai 18 ai 24 mesi. Uno sconto di pena decisamente vantaggioso per il classe 1993 che rischia un fino a quattro di squalifica, durata che si dimezza se si dimostra come l’assunzione della sostanza incriminata sia stata involontaria.
Pogba squalifica patteggiamento – Si cerca un accordo
Ovviamente il patteggiamento presuppone un accordo da trovare con con il procuratore antidoping Pierfilippo Laviani e dimostrare la non intenzionalità di quel farmaco preso a Miami, su consiglio di amici, senza consultare prima lo staff medico della Juventus.
Una volta decisa la squalifica, la società bianconera, che ha confermato la volontà di aspettare il suo calciatore, prenderà decisioni in merito al contratto del francese, valido fino al 2026 a 8 milioni di euro netti, che al lordo, grazie al Decreto Crescita, diventano 10,48 milioni. Al momento, vista la sospensione, Pogba percepisce lo stipendio minimo garantito dal regolamento FIGC.