Fifa, Platini: “Vogliono farmi fuori, ma mi candido comunque”. Si avvicina il termine in cui dovranno essere presentate le candidature per la presidenza della Fifa, anche se per conoscere il successore di Blatter, che ha deciso di dimettersi dopo il suo lungo mandato, si dovrà attendere il prossimo febbraio. Il favorito sembra essere certamente Michael Platini, attuale capo della Uefa, ma la recente sospensione di 90 giorni inflitta nei suoi confronti, non aiuta certamente la sua reputazione.
Prima che la Fifa ufficializzasse la sospensione sua, e quella di Blatter, per 90 giorni, il presidente Uefa aveva scritto una lettera per prendere posizione in merito alle indiscrezioni sulla possibile sanzione del Comitato Etico. La decisione è poi puntualmente arrivata e inevitabilmente il rischio è che questo possa impedire al francese di candidarsi, ma lui continua ad andare avanti per la sua strada e non ha intenzione di ritirarsi nella corsa per la poltrona più importante nel massimo organismo calcistico a livello mondiale.
“Ieri sera è stato comunicato che la camera investigativa del Comitato Etico Fifa intende proporre alla camera di giudizio una mia sospensione per 90 giorni – ha scritto il francese prima della sentenza -. E’ un tema estremamente serio, soprattutto perchè le informazioni sembrano arrivare da una fonte ufficiale Fifa, anche se il Comitato Etico, che dovrebbe essere totalmente indipendente, non ha ancora emanato la sua decisione. Questa fuga intenzionale di informazioni, di natura tendenziosa e giunta in modo inaccettabile, è sostanzialmente un tentativo di danneggiare la mia reputazione. Nelle ultime settimane, ho ribadito la mia volontà di collaborare pienamente con le autorità che conducono le varie inchieste rispettando le più rigide regole procedurali. La Fifa, per contro, ha chiaramente trasgredito queste regole”.
Platini continua quindi a essere convinto di essere nel giusto e di non avere commesso scorrettezze: “Ho agito e mi sono espresso sempre con onestà, coraggio e franchezza, perchè ritengo che sia un dovere morale. Se quanto detto sulle intenzioni della camera di investigazione del Comitato Etico Fifa è vero, non mi fermerò davanti a nulla per fare in modo che si sappia la verità Non ci sono dubbi sulla mia determinazione a raggiungere tale obiettivo“ – scrive Platini.
Anche prima di sapere quale sarebbe stata la mossa della Fifa, Platini si è detto convinto della sua posizione e di agire con la forza che gli viene anche dall’appoggio di molte Federazioni europee: “Nel frattempo, un organo di giudizio spassionato, indipendente e imparziale deve fare luce sugli eventi che hanno portato il Comitato Etico Fifa ad aprire questi procedimenti investigativi. Stamattina ho inviato le lettere di sostegno necessarie per candidarmi alla presidenza Fifa. Come ho sempre fatto dal 2007, rispetterò i miei obblighi dopo essermi consultato con le 54 federazioni affiliate alla Uefa, che a breve convochero’ a Nyon. Mi riunirò anche con tutte le altre confederazioni e le federazioni affiliate alla Fifa, con uno spirito di apertura che ha sempre caratterizzato le mie azioni. Sono certo che supereremo questa difficoltà in modo del tutto trasparente e con l’unità che dà forza al calcio”.