Il sindaco di Milano Giuseppe Sala avvisa il centrosinistra. Tra tre anni ci saranno le elezioni per scegliere il nuovo primo cittadino e se non si ritrova unità e coesione la possibilità di perdere è dietro l’angolo. Il sindaco – scrive Il Corriere della Sera – sceglie come pretesto le polemiche sulla nomina da parte del governo di Geronimo La Russa nel CdA del Piccolo Teatro per lanciare un messaggio alla sua coalizione.
A margine dell’inaugurazione dell’anno accademico della Bicocca, liquida la questione La Russa junior: «Nomina legittima, ma ho remore sul suo percorso culturale. Il Piccolo deve essere un punto d’arrivo visto che insieme alla Scala rappresenta la più alta istituzione culturale della città».
Poi, sui suoi compagni di viaggio: «Ho ricevuto tanti messaggi di una protesta un po’ sommersa rispetto a questa nomina, però torniamo un po’ al solito punto: c’è una parte della sinistra milanese che fa un po’ del brontolio e un po’ di distinguo la sua cifra. Ma finché c’è Beppe Sala che fa da parafulmine dell’universo mondo si va avanti. In politica la cosa più importante è vincere le elezioni, se non si vince poi succede quello che stiamo vedendo tutti i giorni. Nel Paese c’è un’occupazione da parte del centrodestra in tutti i ruoli».
E ancora: «Stiamo attenti perché tre anni sono lunghi ma passeranno, bisogna trovare una formula per essere veramente coesi altrimenti è estremamente pericoloso». Il rischio, secondo il sindaco, è quello di riconsegnare la città al centrodestra dopo 15 anni ininterrotti di governo. Sala non fa nomi, ma sullo sfondo ci sono le grandi questioni che hanno diviso la maggioranza di centrosinistra, a partire dalla vicenda del nuovo stadio di Milan e Inter che ha visto una pattuglia ben nutrita di consiglieri di Palazzo Marino criticare le mosse dell’amministrazione.
Senza dimenticare le diverse posizioni sulla mobilità, in particolare su Area B e Area C e per finire con la gestione di alcuni assessori. Una partita che non sembra destinata a chiudersi in breve tempo e che riserverà qualche sorpresa in un futuro prossimo.