La Juventus chiude Calciopoli: ritirato l’ultimo ricorso al Consiglio di Stato

Si chiude dopo 17 anni la vicenda: la Juventus rinuncia al ricorso al Consiglio di Stato sul risarcimento danni per l’assegnazione dello Scudetto all’Inter.

Inchiesta Prisma indagine Juventus

La Juventus mette la parola fine alle rivendicazioni su Calciopoli. Il club bianconero ha infatti ritirato un ricorso — l’ultimo pendente di una lunghissima serie iniziata 17 anni fa — al Consiglio di Stato, il massimo giudice amministrativo, contro FIGC e Inter per ribaltare la sentenza del Tar del 2016 che aveva negato il risarcimento «del danno ingiusto», scaturito per la decisione del commissario straordinario della Federcalcio, Guido Rossi, di assegnare all’Inter lo scudetto del 2006.

Non è solo una questione di soldi: la Juventus chiedeva con una pronuncia di risarcimento l’annullamento in via «incidentale» del comunicato stampa che assegnava lo Scudetto all’Inter (26/7/2006) e la delibera del Consiglio FIGC del 2011, come i provvedimenti che costituirebbero l’illecito di cui si domanda il risarcimento danni.

Nel 2011 il consiglio FIGC aveva respinto l’istanza di revoca in autotutela, presentata dalla Juve, della decisione di Guido Rossi, e nello stesso anno il Tnas si dichiarò incompetente a intervenire; nel 2019 il Collegio di Garanzia aveva dichiarato inammissibile il ricorso Juve, così come il Tar del Lazio nel 2022. Il Consiglio di Stato aveva poi rigettato il ricorso Juve contro la decisione del Tar.

Juventus ritira ricorso Calciopoli – La richiesta di risarcimento danni

Rimaneva tuttavia ancora in ballo la richiesta di risarcimento danni, come emerso dalla relazione semestrale del club bianconero al 31 dicembre 2022: «In particolare, Juventus domandava, quale risarcimento del danno in forma specifica, la “non assegnazione ora per allora” del titolo di Campione d’Italia per il Campionato di calcio 2005-2006, con conseguente rimodulazione della classifica del campionato, e quale del danno per equivalente il pagamento di euro 443.725.200,00, oltre interessi legali dalla domanda al saldo».

«Il TAR del Lazio, in data 18 luglio 2016, ha respinto il ricorso di Juventus dichiarandolo in parte inammissibile e in parte infondato. Avverso tale decisione è stato presentato ricorso al Consiglio di Stato. L’Udienza dinanzi al Consiglio di Stato, fissata per il 28 febbraio 2023, è stata successivamente rinviata al 28 marzo 2023», scriveva ancora la Juventus. Udienza che era poi stata discussa e ulteriormente rinviata a oggi, 24 ottobre 2023.

L’atto più importante era però già stato scritto questa estate: il Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso del club bianconero contro FIGC, Inter e Coni. Con quel pronunciamento, si erano poste le basi di una successiva bocciatura, da cui la rinuncia odierna.