I cinque figli di Silvio Berlusconi ereditano un patrimonio miliardario che è composto in parte significativa dalle partecipazioni azionarie in tre società quotate in Borsa: Mediaset (ora Mfe), Mondadori e Mediolanum. Ed è proprio quest’ultima il vero tesoretto, la banca fondata da Ennio Doris e co-finanziata fin dalla fondazione da Berlusconi.
Come sottolinea Il Sole 24 Ore nella sua edizione odierna, nel quinquennio 2017-2021, stando ai bilanci d’esercizio, la holding Fininvest ha incassato dividendi totali per 712,6 milioni di euro: di questi, ben 504,5 milioni (il 70%) sono arrivati da Mediolanum. Solo 156,5 milioni sono arrivati dalla ex Mediaset (col bilancio 2021) e zero da Mondadori.
Il bilancio 2022 di Fininvest non è ancora stato approvato, ma il flusso dei dividendi delle partecipate è già stato definito e, moltiplicando il dividendo per azione per il numero di azioni possedute, secondo i calcoli degli analisti l’incasso per la holding sarà così distribuito: 132 milioni da Mediolanum, 58 milioni da Mfe, 12 milioni da Mondadori. Se le stime saranno confermate, la somma dei dividendi incassati dalla Fininvest di Berlusconi in sei anni porta a un totale di 914,6 milioni. Il contributo di Mediolanum sarà sempre pari al 70% circa dei dividendi complessivi.
I bilanci della Fininvest evidenziano il rilievo che ha avuto e avrà per gli eredi Berlusconi la progressiva regolarità dei flussi cedolari garantiti dalla partecipazione in Mediolanum: 98,1 milioni nel 2017, 89,2 milioni nel 2018, 91,4 milioni nel 2019, 225 milioni nel 2021, 132 milioni nel 2022. Non desta dunque meraviglia che i cinque eredi Berlusconi abbiano già fatto trapelare nei giorni scorsi che su Mediolanum l’intesa con la famiglia Doris sia da considerarsi strategica e destinata a proseguire nel tempo.