Pasquale Mazzocchi, terzino della Salernitana di origini napoletane classe ‘95, ha raccontato la sua carriera tra passato, presente e futuro nell’esclusivo Q&A di StarCasinò Sport, sito di intrattenimento sportivo Premium Partner di US Salernitana. Il video dell’intervista è disponibile sul canale YouTube di StarCasinò Sport.
Cresciuto nel quartiere Barra di Napoli, muove i suoi primi passi nel calcio grazie al percorso giovanile nel Benevento e nel Verona, prima di iniziare la scalata delle categorie del calcio professionistico. Infatti, dopo alcune esperienze nei campionati minori, diventa parte dello storico gruppo che tra il 2016 e il 2018 è riuscito a portare il Parma dalla Serie D alla Serie A in sole tre stagioni. Mazzocchi, però, non dimentica il suo passato: «Quando si nasce in quartieri difficili si fa un po’ fatica, ma allo stesso tempo si è anche fortunati: dentro di te senti crescere quella fame che altrimenti si farebbe fatica ad avere. Sotto certi aspetti mi sento anche un po’ fortunato».
Ha poi aggiunto un consiglio per i giovani aspiranti calciatori che stanno vivendo le sue stesse esperienze: «Bisogna essere ossessionati, perché è l’ossessione, e cioè la forza di non mollare mai, che spesso ti salva nei momenti di difficoltà in cui pensi di lasciare tutto e tornare a casa. È tutta una questione di mentalità».
Mazzocchi Salernitana StarCasinò Sport: «La famiglia è fondamentale»
Un fattore determinante per la crescita di Mazzocchi uomo e Mazzocchi calciatore è stata la vicinanza delle persone care. Infatti, rispondendo alle domande di Anna Maria Baccaro, il difensore ha confermato: «Quando sei nelle categorie minori, che sono molto difficili, nelle giornate più negative il mio punto di riferimento è sempre stato la mia famiglia che, in questo, mi ha aiutato tanto, soprattutto i miei due fratelli maggiori. Ma anche il mio allenatore d’infanzia, Giuseppe Araimo, e altri come Serse Cosmi e Davide Nicola».
Il suo percorso travagliato, fatto di alti e bassi, lo ha portato a vivere una delle emozioni più belle che un calciatore possa vivere nella sua carriera: salvare la Salernitana dalla retrocessione all’ultima giornata della scorsa stagione.
Mazzocchi ricorda con molta passione quei mesi: «Siamo stati tutti bravi a credere in quella impresa storica, dal primo all’ultimo. Ci sono state tantissime emozioni, sia positive che negative. Abbiamo fatto un viaggio straordinario che verrà ricordato negli anni a venire».
Il talento del giovane terzino campano non è passato inosservato agli occhi del CT della nazionale italiana Roberto Mancini, che nel settembre 2022 lo ha convocato per gli impegni di Nations League. Negli ultimi minuti della sfida contro l’Ungheria ha esordito con la maglia azzurra, generando grande emozione dei familiari e non solo: «Nel mio quartiere c’è stata una festa incredibile, lì ci sono tante persone che mi vogliono bene. In quel momento ho capito di aver fatto qualcosa di straordinario. Ma la strada è ancora lunga e mi sento di voler dare ancora tanto al calcio».
Mazzocchi Salernitana StarCasinò Sport: «Leao il più forte mai affrontato»
In conclusione, Mazzocchi ha confidato quale sia il giocatore più forte mai affrontato: «Leao, è quel tipo di calciatore che ti costringe a stare 90 minuti attento, perché può creare qualcosa in ogni momento della partita. Poi c’è Kvaratskhelia, ancora lo devo fronteggiare, ma già guardandolo in tv fa davvero paura».
Inoltre, ha raccontato a quali calciatori si è ispirato da giovane: «Da piccolo, visto che giocavo esterno alto, osservavo molto Cristiano Ronaldo, soprattutto la sua mentalità. Ma il mio idolo è sempre stato Javier Zanetti. Ora mi ispiro a Cancelo». Infine, sapevate che Mazzocchi ha fatto un “fioretto” da dedicare agli splendidi tifosi granata nel caso in cui la Salernitana si riconfermasse Serie A? Se siete curiosi e volete scoprirlo basta guardare l’esclusiva intervista realizzata al giocatore da StarCasinò Sport: scoprirete anche altri curiosi aneddoti e storie sulla sua carriera.