Gira in rosso il bilancio consolidato della Lazio: la società guidata da Claudio Lotito ha modificato il documento contabile chiuso al 30 giugno 2013, sulla base di una indicazione “opinabile” della società di revsione (PwC): ha trasferito al primo trimestre dell’esercizio in corso una plusvalenza da 6,06 milioni per la cessione di un giocatore e così ha chiuso il bilancio scorso con una perdita consolidata di 5,89 milioni rispetto all’utile di 4,22 milioni registrato nel giugno 2012.
Il giro di affari consolidato, spiega la società romana in un comunicato al termine del consiglio di Sorveglianza che ha approvato il bilancio, al netto dei proventi non ricorrenti si attesta a 104,63 milioni ed è aumentato rispetto alla stagione precedente di 25,2 milioni. “
Tale incremento”, si ricorda, “è dipeso principalmente dai maggiori introiti, in virtù dei risultati ottenuti, rivenienti dalla partecipazione alla Europa League, alla Tim Cup e da maggiori ricavi da gare”. Il fatturato al 30 giugno 2013 è costituito da ricavi da gare per 10,78 milioni, diritti Tv ed altre concessioni per 70,74 milioni, sponsorizzazioni, pubblicità, royalties per 12,18 milioni, contributi per la partecipazione all’Europa League per 5,97 milioni ed altri ricavi e proventi per 7,02 milioni.
I costi sono aumentati complessivamente di 18,34 milioni al lordo delle componenti non ricorrenti, rispetto all’esercizio precedente, ma la società li giustifica con “il miglioramento qualitativo della rosa”.
Al 30 giugno 2013, i debiti, al netto dell’esposizione finanziaria e dei risconti passivi, sono pari a 121,22 milioni, diminuiti di 11,39 milioni rispetto al 30 giugno 2012. “La variazione è dipesa principalmente dal decremento delle voci acconti da clienti e debiti verso settore specifico in parte compensata dall’aumento dei debiti commerciali e dei debiti verso tesserati per maggiori premi individuali e collettivi il cui pagamento è previsto entro il mese di settembre 2013”, spiega il club.
Quanto ai potenziali contenziosi, la Lazio segnala nella relazione di bilancio che è stato notificato, nel dicembre 2012, un decreto ingiuntivo per “1,6 milioni a fronte delle competenze richieste da un intermediario”. La società si è opposta e si attende il verdetto del tribunale di Roma. Quanto poi alla transazione con il Fisco siglata nel 2005, con la quale ha definito l’appianamento di pendenze Irpef e Iva dovute dalla precedente gestione per 140 milioni comprensivi di interessi, i revisori di PwC ricordano nella loro relazione che il debito residuo al 30 giugno ammonta a 63 milioni.
Sempre nella relazione del bilancio chiuso lo scorso giugno, si registra tra le altre cose che la passata stagione (2012/2013) ha visto il passaggio di consegne tra la Puma e la Macron per la sponsorizzazione tecnica: quest’ultima sarà con la Lazio fino alla stagione 2016/2017 e porterà alle casse di Lotito e soci 14 milioni complessivi, “oltre eventuali premi legati al raggiungimento di vari obiettivi sportivi”.
Quanto agli eventi accaduti dopo la chiusura del bilancio, trova spazio il saldo della campagna acquisti estiva: sono stati acquistati a titolo definitivo diritti alle prestazioni sportive di sette giocatori (Biglia e Felipe Anderson su tutti) per un costo, compreso di oneri accessori, di 18,88 milioni; è stato acquistato il 50% dei diritti alle prestazioni sportive di un giocatore per 1,70 milioni.
Sono invece stati ceduti i diritti alle prestazioni sportive di quattro giocatori a titolo definitivo (tra i quali Kozak), con un risparmio complessivo di 5,37 milioni ed una plusvalenza di 6,06 milioni e si è svincolato un giocatore con un risparmio di retribuzioni ed oneri accessori per 12,26 milioni. Il riferimento a quest’ultimo caso è Zarate.