Ceferin: «Club Superlega come lupo di Cappuccetto Rosso»

“Non dobbiamo dimenticarci di quanto magnifico sia il calcio. Il calcio europeo ha una storia unica di successo, è già globale a livello mondiale. Ci sono tentativi di…

UEFA budget 2024 2025
Aleksander Ceferin, presidente della UEFA (Foto: FABRICE COFFRINI/AFP via Getty Images)

“Non dobbiamo dimenticarci di quanto magnifico sia il calcio. Il calcio europeo ha una storia unica di successo, è già globale a livello mondiale. Ci sono tentativi di creare nuovi modelli ma che andavano in conflitto con il modello europeo. Il nostro modello è basato su merito sportivo, da dove veniamo il merito non ha prezzo, non può essere acquistato ma solo guadagnato dentro e fuori dal campo”. Così il presidente della UEFA Aleksander Ceferin ha aperto i lavori del 47esimo Congresso UEFA, in cui l’avvocato sloveno sarà rieletto a numero uno della confederazione europea.

“Il calcio è uno dei pochi asset pubblici che non sono stati privatizzati: è qualcosa che appartiene a chi ama questo magnifico gioco. Non dobbiamo dimenticarci che il nostro compito è di far prevalere il bene pubblico agli interessi di pochi privilegiati. Non entrerò nei dettagli del piano portato avanti dai tre club, penso sia stato detto tutto finora da chi ama il calcio. Tuttavia, quelli che hanno promosso questo progetto dicono di voler salvare il calcio. E davvero una grande cosa che nessuno possa morire di vergogna. Nello spazio di pochi mesi la Superlega si è trasformata in un personaggio di Cappuccetto rosso, un lupo vestito da nonna che ti vuole mangiare”.

“Nessuno però credo sia più ingannato da questo progetto. Abbiamo due visioni opposte: cinismo contro morale, egoismo contro altruismo, avidità over solidarietà, bugie vergognose contro la verità, un cartello contro la meritocrazia, profitti contro trofei. Nessuno può pensare che lo sport non sia lo sport del popolo: è e sarà lo sport del popolo. Dobbiamo mettere fine al mito che la privatizzazione del calcio sia inevitabile. Le leghe domestiche devono essere le fondamenta del calcio, sono la roccia su cui si basa il nostro modello. E sono grato ai governi dei Paesi europei che si sono schierati a favore del modello europeo”.

“Oggi più che mai il calcio ha bisogno del supporto di tutti coloro che amano questo sport per proteggere questo modello che è parte della nostra società. La classe media è fondamentale, nel calcio come nella società. per questo abbiamo aumentato i pagamenti di solidarietà e creato nuove competizioni affinché più club possibili possano godere delle grandi serate europee. Collaborazione con tutti stakeholder fondamentali, per questo abbiamo stretto partnership più strette anche con club e FIFA”.

“Se mai diventeremo arroganti e penseremo di possedere questo sport, sarà il momento di lasciare per tutti noi. Non dobbiamo dimenticarci che il calcio esisteva prima di noi ed esisterà dopo, ma finora che siamo qui dobbiamo fare tutto quello che è possibile per proteggere questo gioco. È il nostro obiettivo, abbiamo l’obbligo di farlo”.