Effetto Garcia su Piazza Affari. Il titolo As Roma ritocca i massimi dell'anno

La vittoria per tre reti a zero contro l’Inter nell’anticipo…

La vittoria per tre reti a zero contro l’Inter nell’anticipo di sabato 5 ottobre (il settimo successo consecutivo in sette gare) che ha permesso alla Roma di Rudi Garcia di confermarsi al primo posto nella classifica della Serie A, si è fatto sentire anche a Piazza Affari. Nella seduta di lunedì 7 ottobre, il titolo della società giallorossa ha guadagnato infatti il 24,4% a quota 0,72 euro, dopo aver aperto a 0,75 euro, il nuovo massimo degli ultimi dodici mesi.

L’impennata del titolo della società capitolina, controllata dall’uomo d’affari americano James Pallotta assieme ad Unicredit, non è giustificata da ragioni di natura fondamentale, considerato che il bilancio al 30 giugno 2013, pubblicato al termine delle contrattazioni di borsa, pur mostrando timidi segnali di miglioramento, ha evidenziato comunque una perdita netta di gruppo di 40 milioni e una crescita dell’indebitamento finanziario netto ad 88,5 milioni dai 54,7 milioni del 30 giugno 2012.

L’ottimo lavoro del ds Walter Sabbatini nell’ultima campagna trasferimenti, che ha consentito alla Roma di allestire una rosa competitiva, realizzando al contempo importanti plusvalenze grazie alla cessioni di Lamela, Osvaldo e soprattutto Marquinhos (105 milioni dei quali solo 66 reinvestiti), andrà comunque ad impattare già nei conti del primo trimestre (luglio-settembre) e se la performance sportiva del team guidato da Garcia dovesse concretizzarsi a fine stagione in un piazzamento per l’Europa che conta, se non addirittura nel titolo di Campione d’Italia, l’impatto economico per il club giallorosso potrebbe essere notevole.

Se lo scudetto, e l’automatico ingresso in Champions League, può avere un impatto economico di partenza di 25 milioni, un’altra quindicina di milioni potrebbero arrivare dai proventi televisivi e commerciali. Ma questo potenziale beneficio sui conti si riverberà eventualmente solo sul bilancio relativo alla stagione 2014-2015, quando il club, nel caso riuscisse a qualificarsi, percepirà i proventi per la partecipazione alla massima competizione europea per club.

Non per niente nel bilancio al 30 giugno 2013 i vertici della Roma hanno sottolineato che, anche a causa della mancata qualificazione alle competizioni europee per la stagione in corso, si attendono “ancora una significativa perdita economica” per il 2013-2014.