UEFA, mossa anti-Chelsea: contratti da 5 anni per il FPF

La UEFA è al lavoro per stroncare sul nascere la “scappatoia” trovata dal Chelsea per ridurre l’impatto dei propri acquisti sul fronte Fair Play Finanziario. I Blues – protagonisti del…

UEFA mossa anti Chelsea
(Foto: Laurence Griffiths/Getty Images)

La UEFA è al lavoro per stroncare sul nascere la “scappatoia” trovata dal Chelsea per ridurre l’impatto dei propri acquisti sul fronte Fair Play Finanziario. I Blues – protagonisti del mercato con diversi nuovi innesti – stanno optando per contratti di durata eccezionalmente lunga (tra i sette e gli otto anni) al fine di ridurre (come spiegato anche da Calcio e Finanza) la quota ammortamento stagionale per ogni giocatore e alleviare l’impatto sul costo della rosa, uno dei cardini del nuovo Fair Play Finanziario voluto dalla UEFA.

Per questo motivo, secondo il quotidiano inglese The Times, i funzionari dell’organo di governo del calcio europeo stanno pianificando di fissare un tetto massimo di cinque anni per il periodo di tempo durante il quale l’investimento per il cartellino di un giocatore può essere ammortizzato. Una mossa che entrerebbe in vigore a partire dalla prossima finestra di mercato estiva. La mossa arriva dopo che un certo numero di club avrebbe sollevato preoccupazioni verso la UEFA a proposito della politica del Chelsea.

Per fare un esempio, il talento ucraino Mykhailo Mudryk questo mese ha firmato il contratto più lungo nei 30 anni di storia della Premier League quando è passato al Chelsea con un accordo di 8 anni e mezzo. Con questa durata, la quota ammortamento rispetto agli 80 milioni di sterline del cartellino sarebbe pari a 9,41 milioni di sterline all’anno secondo i conti per il nuovo Fair Play Finanziarip. Al contrario, se Mudryk avesse firmato un contratto quadriennale, la quota (sempre su un costo di 80 milioni) sarebbe stata pari a 20 milioni all’anno, appesantendo il costo rosa.

I regolamenti della FIFA stabiliscono che i contratti dei calciatori dovrebbero avere una durata massima di cinque anni, a meno che non siano autorizzati a essere più lunghi in base alle leggi di un determinato Paese. L’assenza di restrizioni in tal senso nel Regno Unito ha consentito al Chelsea di portare avanti questa politica.

La UEFA non impedirà al Chelsea di ammortizzare il costo dei giocatori che ha già ingaggiato: il difensore Benoit Badiashile ha un contratto di 7 anni e mezzo, Wesley Fofana ha un contratto di sette anni mentre l’attaccante David Datro Fofana ha firmato per 6 anni e mezzo con l’opzione per un’altra stagione. Tuttavia, eventuali nuovi tesseramenti effettuati dall’estate in poi saranno soggetti al nuovo massimo quinquennale per quanto riguarda gli ammortamenti.

I funzionari UEFA affermano che la restrizione di cinque anni aiuterà anche a evitare che i club si trovino in difficoltà più avanti. Una fonte ha detto al Times: «Se altri club iniziano a fare lo stesso con contratti di otto anni sarà un disastro, quindi dobbiamo proteggerli. Si sta semplicemente spostando un problema al futuro. O un club può rimanere bloccato con un giocatore con uno stipendio alto che non può vendere, o se lo vende dopo tre o quattro anni non realizzerà plusvalenza (in termini contabili, ndr) perché gran parte della sua quota di trasferimento non è stata ammortizzata».

Con il nuovo FPF la UEFA ha introdotto un nuovo elemento chiamato “squad cost rule” in base al quale i club saranno limitati a spendere il 70% dei loro ricavi in un anno solare per stipendi dei giocatori, ammortamenti e compensi degli agenti. La UEFA introdurrà questo limite partendo con il 90% dei ricavi per questo anno solare e passando all’80% per il 2024 e al 70% dal 2025.