La cessione di Zaniolo da parte della Roma è figlia dell’esplosione di un caso nell’ambiente giallorosso, ma secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, la vendita del calciatore era già stata preventivata dalla società – seppur in condizioni diverse – per fare fronte a una situazione finanziaria preoccupante, che ha portato a un rosso di oltre 219 milioni di euro per il bilancio chiuso al 30 giugno 2022.
Perdite che hanno richiesto in estate un taglio del monte ingaggi del 20%, ma secondo la dirigenza tutto questo non basta: la Roma deve contabilizzare al più presto 70 milioni di euro di plusvalenze per non discostarsi dal piano di rientro economico presentato all’UEFA, secondo il settlement agreement che ha già certificato una serie di sanzioni e altri impegni.
La scadenza del 30 giugno non è tassativa, perché il piano concordato con la UEFA è pluriennale: tanto è vero che la Roma è disposta a valutare trasferimenti di calciatori in prestito, ma a patto che nell’accordo sia inserito l’obbligo di riscatto, che andrebbe a rafforzare il bilancio della prossima stagione.
In questo quadro, la penalizzazione della Juventus – se confermata – offre alla Roma una possibilità non di poco conto: agguantare il quarto posto e la conseguente qualificazione alla prossima Champions League. E’ evidente che senza un avversario come la Juve queste chance siano cresciute e gli eventuali ricavi aggiuntivi sarebbero fondamentali per lavorare con più agio sul contestuale taglio dei costi.