Christillin: «Io presidente Juve? Un onore, ma impraticabile»

«Per carità, ne sarei onorata, ma non è una cosa assolutamente praticabile, in nessun modo». Così Evelina Christillin, ospite della trasmissione Radio Anch’io Sport in onda su Radio Uno, ha…

Christillin presidente Juventus

«Per carità, ne sarei onorata, ma non è una cosa assolutamente praticabile, in nessun modo». Così Evelina Christillin, ospite della trasmissione Radio Anch’io Sport in onda su Radio Uno, ha escluso la possibilità di diventare il prossimo presidente della Juventus o di ricoprire un nuovo incarico all’interno della società dopo il terremoto che ha portato alle dimissioni dell’intero CdA, presidente Agnelli compreso.

«È giustissimo quello che ha fatto la proprietà, azzerando quelli che erano i problemi legati alla gestione finanziaria problematica. Anche il CdA, come avete visto, è molto snello con cinque persone di super professionisti nel campo legale-commercialistico-finanziario. Prima di tutto è giusto che la proprietà rimetta a posto i conti, è l’obiettivo primario. Per questo motivo non credo ci sarà un gran mercato, o saranno parametri zero o non si può spendere», ha aggiunto ancora Christillin.

L’ipotesi è dunque quella di una Juventus pronta a investire sui giovani, che non è solo «una cosa positiva ma è anche una necessità. Non solo non si potrà comprare, ma temo bisognerà anche vendere», ha proseguito il membro del consiglio FIFA per la UEFA.

«Il progetto lasciato completamente nelle mani di Allegri sarà al risparmio: bisognerà fare fuoco con la legna che si ha, che è una buona legna, ancora un po’ verde, ma legna», ha concluso la dirigente nella sua intervista.