Non solo calcio: emendamento su scudo fiscale per tutti

Non solo sport e calcio, ma un salva debiti per tutte le aziende e i contribuenti. È questo il contenuto di un emendamento presentato da Ylenja Lucaselli (FDI) che, come…

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Il pallone ufficiale della Serie A 2022/23 (Foto: Nicolò Campo / Insidefoto)

Non solo sport e calcio, ma un salva debiti per tutte le aziende e i contribuenti. È questo il contenuto di un emendamento presentato da Ylenja Lucaselli (FDI) che, come riportato da Il Sole 24 Ore, accoglie le indicazioni arrivate sia dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sia dal collega dello Sport, Andrea Abodi, che bocciando l’ipotesi di uno scudo fiscale per lo sport avevano ipotizzato una norma che aiutasse tutti.

In questo caso, tuttavia, coinvolgerebbe anche il mondo dello sport e del calcio, che entro il prossimo 22 dicembre dovranno saldare il pagamento di tasse e contributi fino ad oggi rinviati per un totale che viaggia intorno agli 800 milioni di euro (circa 480 milioni solo per i club di Serie A).

Si partirà dal congelamento dell’azione penale per chi non versa imposte e tasse: un correttivo che prevede la sospensione dei procedimenti penali per i reati di omesso versamento delle ritenute e di omesso pagamento dell’Iva emersi dai controlli automatizzati delle dichiarazioni e riferite al periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 ottobre 2022, quando il contribuente richiede e ottiene la rateizzazione già prevista per il pagamento a rate delle imposte. Il procedimento penale si riattiva nel momento in cui si registra un mancato pagamento di due rate consecutive.

L’idea di un emendamento salva debiti per tutti nasce anche dalla crisi energetica che ha colpito molte aziende, «comprese quelle che comprano e vendono energia sono state messe in ginocchio», secondo Fratelli d’Italia. In questo momento, chi riceve un avviso bonario per non aver saldato le imposte può accedere alla rateizzazione, ma gli omessi versamenti di ritenute e Iva che sforano la soglia dei 250mila euro fanno scattare d’ufficio la denuncia penale. Secondo i deputati di maggioranza «la rateizzazione eviterebbe tra l’altro di intasare i tribunali con inutili procedimenti. I meritevoli pagheranno e non subiranno il procedimento penale. I non meritevoli, nel momento in cui non verseranno regolarmente le rate, saranno immediatamente denunciati e processati». Sul congelamento dell’azione penale, però sarà necessario attendere il parere del Guardasigilli.

Non solo, perché per il mondo dello sport e del calcio serviranno ulteriori passaggi, a partire dal poter inserire in un piano di rateizzazioni simile le società sportive che ne facciano richiesta, opzione su cui sia il Governo che il ministro Abodi sono al lavoro.

Tra le ipotesi c’è in particolare quella di aprire la strada della definizione agevolata degli avvisi bonari con il pagamento aggiuntivo del 3%, oltre all’ipotesi del ravvedimento straordinario previsto dall’articolo 40 della legge di Bilancio, il quale dovrebbe essere riadattato per lo sport almeno nella parte in cui fissa al 31 marzo prossimo il primo versamento. C’è ancora, infine, la possibilità di ritenere ammissibili le imprese del calcio alla nuova rottamazione delle cartelle che consentirebbe loro la rateizzazione dei debiti fiscali in 5 anni.