Non è possibile che ci possano essere degli aiuti al calcio, le società sportive devono essere in grado di gestire bene i propri bilanci. Durante il vertice di maggioranza a palazzo Chigi sulla legge di bilancio, secondo quanto apprende l’AGI da fonti parlamentari, è stata la premier Giorgia Meloni, con questa posizione a “stoppare” ancora una volta l’eventualità che l’esecutivo vada in soccorso del calcio.
Sarebbe qualcosa di incomprensibile, il ragionamento del presidente del Consiglio alle richieste di rateizzare i debiti con l’emendamento preparato al dl Aiuti Quater sul quale il Tesoro ha dato già parere negativo. Il ministro dell’Economia Giorgetti si è detto d’accordo con Meloni, spiegando che si cercherà una soluzione per tutte le aziende e non una norma ad hoc per le società sportive.
Il tema delle tasse sospese – con scadenza al prossimo 22 dicembre per il pagamento – è molto delicato e mette in guardia le società calcistiche. Tra Serie A, Serie B e Serie C balla circa mezzo miliardo, con i club del massimo campionato italiano tra i più indebitati con il fisco, dall’Inter al Napoli, passando anche per Juventus e Milan.
Intervistato da Il Corriere della Sera, il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini ha spiegato che «serve una soluzione a beneficio di tutti, non solo dello sport, per definire nel minor tempo possibile con l’Agenzia delle entrate un piano di rateizzazione. L’obiettivo è snellire i tempi così le società potranno subito pagare a rate, senza sanzioni penali e sportive».
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