Bakayoko, il sindacato della Polizia: «Operazione meticolosa e da regolamento»

Per la vicenda del calciatore Bakayoko, sottoposto a controllo di Polizia, Paolo Magrone, segretario del Siulp Milano, “si congratula” per “la meticolosità dell’operazione che ha visto coinvolti poliziotti giovanissimi ma preparati…

Venezia FC v AC Milan - Serie A
Tiemouè Bakayoko (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Per la vicenda del calciatore Bakayoko, sottoposto a controllo di Polizia, Paolo Magrone, segretario del Siulp Milano, “si congratula” per “la meticolosità dell’operazione che ha visto coinvolti poliziotti giovanissimi ma preparati e ha mostrato ancora una volta” quanto “sia importante il fattore umano per la sorveglianza del territorio”.

“Come da regolamento avevano le armi in pugno e tenevano sotto tiro i due uomini fermati – riscostruisce Magrone – Si scoprirà di lì a poco che una delle due persone controllate era il calciatore Bakayoko, insieme ad un conoscente. Ci congratuliamo per la meticolosità dell’operazione che ha visto coinvolti poliziotti giovanissimi ma preparati e ha mostrato ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, quanto sia importante il fattore umano per la sorveglianza del territorio”.

“Ci ricordiamo ancora di quando, tempo fa, nei pressi della stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni, una pattuglia si scontrò con un pericoloso terrorista, poi rimasto ucciso. Allora gli agenti vennero chiamati eroi, oggi sono diventati dei razzisti, per di più sprovveduti – conclude il sindacalista -. Miracoli del web e di chi non riesce a fare a meno di gettare discredito sulle forze dell’ordine. Bravissimi ragazzi. Siete l’orgoglio di questo Paese”.

La Polizia di Stato ha invece sottolineato come le misure prese, tra cui la decisione di operare con armi in pugno, erano state dettate dalle necessità del contesto operativo. “Con riferimento al video diffuso in data odierna, relativo ad un controllo effettuato da un equipaggio dell’UPG-SP a carico del calciatore del Milan Tiémoué Bakayoko – si legge in una nota – si rappresenta che lo stesso, occorso in un contesto operativo che giustificava l’adozione delle più elevate misure di sicurezza, anche in funzione di autotutela, si è svolto con modalità assolutamente coerenti rispetto al tipo di allarme in atto. Identificata la persona e chiarita la sua estraneità ai fatti per cui si procedeva il servizio è ripreso regolarmente, senza alcun tipo di rilievo da parte dell’interessato”.