Ennesima rivoluzione in casa Sampdoria per scongiurare una retrocessione in Serie C che sarebbe clamorosa, viste le prospettive di inizio stagione, e drammatica per l’intero ambiente blucerchiato.
Come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, il terzo cambio in panchina stagionale era cosa certa dopo la sconfitta nel derby ligure in casa dello Spezia, ma sicuramente non ci si aspettava un ribaltamento completo dell’area tecnica a sei giornate dalla fine del campionato di Serie B.
Ma la decisione di Matteo Manfredi e della società è quella di dare una forte scossa all’ambiente, compresa la tifoseria che nelle ultime settimane ha espresso tutto il suo disappunto portando anche un sentimento di timore abbastanza evidente nelle menti dei calciatori, che poi si è visto in campo con prestazioni accumunate dalla paura di prendersi la responsabilità di alcune giocate fuori dalla semplice normalità.
Ecco dunque l’approdo in panchina di Alberico Evani, che sarà coadiuvato da Attilio Lombardo nel ruolo di vice allenatore, il tutto supervisionato da Roberto Mancini. Un disegno che era nei sogni anche di Gianluca Vialli, che completava il quartetto che ha portato l’Italia sul tetto d’Europa nel 2021, e su cui il presidente Manfredi stava lavorando da moltissimo tempo, senza mai perdere la fiducia di poterlo realizzare.
Roberto Mancini avrà il ruolo di supervisore fuori organigramma, riferimento per l’area tecnica a stretto contatto con Manfredi, il suo braccio destro operativo Alessandro Messina e Nathan Walker, uomo di fiducia di Joseph Tey, che per la prima volta ha parlato come azionista di maggioranza della Samp: «Se andremo in A il guadagno sarà grande, ma il margine di rischio può essere significativo».
L’arrivo di Mancini, a cui Manfredi avrebbe voluto in realtà affidare direttamente la panchina, è stato preceduto dall’addio del direttore sportivo Pietro Accardi. Il nuovo staff tecnico blucerchiato sarà quindi composto dai già citati Evani e Lombardo come allenatore e vice, da Angelo Gregucci come collaboratore tecnico e Paolo Bertelli come preparatore atletico, alla terza esperienza con la Samp dopo quelle con Ranieri e Pirlo, finita male per incompatibilità con l’area performance dell’epoca.
Tutti hanno firmato un contratto fino a giugno, ma se ne riparlerà in caso di obiettivo raggiunto. Bertelli è stato chiamato da Andrea Mancini, e questa è l’altra novità nell’organico. Perché con il ritorno di Roberto c’è stato anche quello del figlio come Ds (per lui contratto biennale), ruolo che aveva ricoperto nella scorsa stagione e che gli era stato assegnato non da subito. Avrebbe dovuto infatti farlo Nicola Legrottaglie privo però di patentino, ma nel ritiro estivo di Livigno. Mancini junior al di là di impattanti operazioni di mercato, come quella di Pedrola, aveva poi instaurato un solido rapporto con diversi calciatori, come Depaoli, che adesso ritrova nella rosa, Esposito, Piccini e Stankovic.
Grande attesa per il primo allenamento della nuova gestione sportiva che si terrà oggi pomeriggio al centro di allenamento Mugnaini. Saranno presenti, ovviamente, i due Mancini, il presidente Manfredi e Messina. Attenzione rivolta alla sfida casalinga di sabato con il Cittadella, dove il club tutto si augura di avere il Ferraris dalla propria parte sin dall’inizio anche grazie alla riuscita dell’operazione Mancini che di sicuro ha riportato entusiasmo a tutto l’ambiente, tifoseria compresa appunto.