Mfe-Mediaset, che già detiene quasi il 30% di Prosieben, lancia un’Offerta pubblica di acquisto volontaria sul gruppo media tedesco “per aumentare la sua partecipazione, con l’obiettivo di ottenere flessibilità e opzionalità”. Lo rende noto il Biscione al termine della riunione odierna del suo Cda, aggiungendo che prevede di offrire un corrispettivo pari alla media ponderata per i volumi degli ultimi 3 mesi del titolo Prosieben, “che corrisponde al corrispettivo d’offerta minimo per legge”, un valore che potrebbe essere attorno ai 5,7 euro, contro una chiusura odierna a 6,5 euro. Il Biscione ha già un accordo vincolante “con un attuale azionista” che si è impegnato ad aderire irrevocabilmente all’offerta e quindi Mfe “deterrà in ogni caso più del 30% del capitale sociale di Prosieben all’esito dell’offerta”.
La media ponderata per stabilire il prezzo dell’Opa viene calcolata dall’Autorità federale di vigilanza finanziaria, BaFin e circa il 78% del corrispettivo d’offerta è previsto sia pagato in denaro mentre il restante 22% circa è previsto sia corrisposto in azioni Mfe A di nuova emissione. Mfe-Mediaset “ha deciso di aumentare ulteriormente la sua partecipazione in ProSieben e di conseguenza il suo investimento a lungo termine e il suo impegno nei confronti della stessa, con l’obiettivo di contribuire più attivamente allo sviluppo della direzione strategica di ProSieben in futuro”, si legge nella nota del Biscione.
L’obiettivo di Mfe “è quello di incrementare la collaborazione con ProSieben e di mettere a disposizione le proprie competenze e la profonda conoscenza del settore dell’entertainment per coadiuvare il management di ProSieben nell’affrontare le sfide industriali che si trova a fronteggiare e nello sfruttare le opportunità derivanti dai cambiamenti in corso nel settore”.
“In qualità di partner industriale solido ed affidabile, Mfe si impegna a fornire un supporto completo a ProSieben, che si tradurrà nella creazione di valore a lungo termine per tutti gli azionisti di ProSieben. Inoltre Mfe – aggiunge il Biscione – intende sostenere ProSieben nella prevista dismissione degli asset non core, comprese le potenziali opportunità di monetizzazione e di creazione di valore”.
L’offerta sarà promossa sulla base di un documento d’offerta che dovrà essere approvato dalla BaFin e il documento d’offerta sarà pubblicato dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte di BaFin o dopo che tale autorizzazione potrà essere ritenuta rilasciata. “A quel punto, inizierà il periodo di adesione iniziale all’offerta”, conclude Mfe-Mediaset
“Serve un cambio di passo, rafforziamo il nostro ruolo di socio industriale per sostenere e supportare la società”, ha spiegato l’amministratore delegato di Mfe-Mediaset, Pier Silvio Berlusconi. “Riteniamo che Prosieben abbia bisogno di un azionista solido che possa mettere a disposizione competenze e esperienza nel settore”. L’Opa “è indispensabile per poter concretamente affiancare Prosieben con un approccio costruttivo e creare valore per tutti gli azionisti, prima che sia troppo tardi. Per decenni molte grandi aziende italiane sono state conquistate da multinazionali straniere. Quello di Mfe è uno dei pochi casi in cui è un’azienda italiana a investire con coraggio all’estero, oltretutto in un mercato rilevante come quello tedesco. Una sfida ancor più complessa perché in un settore iper-competitivo come quello dei Media”, spiega l’amministratore delegato di Mfe-Mediaset.
“Da anni molti danno la televisione commerciale per superata, a causa della frammentazione del pubblico, della crescita del digitale e della sempre maggiore presenza dei giganti del web, ma al contrario Mfe è uno dei pochi broadcaster in Europa che ha realmente creato valore. Abbiamo seguito una strategia definita e concreta: concentrarci sul core business, ovvero la vendita pubblicitaria attraverso un prodotto televisivo nazionale, caldo e moderno, fruibile su tutte le altre piattaforme. Nel tempo – aggiunge Pier Silvio Berlusconi – abbiamo creato un sistema di comunicazione crossmediale unico, che va dalla forza della televisione alla radio, dal web fino alle affissioni digitali. Un sistema che oggi ha un reach in Italia più alto di qualunque competitor, anche di tutte le piattaforme globali. Molti operatori invece, convinti del declino della televisione, hanno diversificato investendo in altri business, soprattutto digitali. E oggi sono in difficoltà”.
“Il prossimo passo è lavorare per estendere la stessa strategia alla Spagna e, in prospettiva, anche alla Germania. L’obiettivo è creare un gruppo paneuropeo cross-mediale e crossnazionale che si ponga naturalmente come alternativa ai colossi digitali riuscendo nell’ambizioso traguardo di poter competere e di poter crescere. Il nostro faro guida è creare valore nell’interesse di Mfe e, nello specifico, di tutti gli azionisti di ProsiebenSat.1”, conclude l’amministratore delegato di Mfe-Mediaset.