«Non è arrivato» al momento il documento di Inter e Milan sull’offerta per l’acquisto di San Siro e delle aree che circondano lo stadio Giuseppe Meazza, «dovete chiedere a loro cosa stanno facendo, credo che stiano continuando a lavorare».
Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando delle tempistiche in cui arriverà il dossier. «Tenete conto che sono due società, due consigli di amministrazione che devono trovare la quadra prima di inviare. Non li ho sentiti, ma non penso ci siano tempi molto lunghi», ha concluso il primo cittadino milanese.
L’invio era atteso per la giornata di ieri, una documentazione corposa che il Comune dovrà analizzare e che contiene il piano per il nuovo impianto, compresi i volumi coinvolti, il costo finale per i club (oltre un miliardo), l’impatto ambientale e come si intende rifunzionalizzare le parti del San Siro attuale che resteranno in piedi, probabilmente la Curva Sud e la tribuna alla sua destra.
L’idea è che presentando il documento di fattibilità in questi giorni, ci sia il tempo per concludere l’iter prima che scattino i 70 anni del secondo anello di San Siro e subentrino vincoli più stringenti. Le linee guida sono note: stadio da circa 70mila posti, inserito in un contesto urbano riqualificato con il 50% di aree verdi, anche perché il progetto non è poi così diverso da quello su cui si lavora dal 2018.
Il Comune non procederà poi ad assegnazione diretta, ma indirà una gara, anche se è difficile trovare per San Siro acquirenti più consoni di Inter e Milan. I club sono d’accordo nel seguire la procedura che garantisca il più possibile il Comune, per evitare il rischio di ricorsi al Tar e quindi lungaggini ancora maggiori, se non stop dal sapore quasi definitivo. I lavori potrebbero iniziare nel 2027, con conclusione nel 2030.