Sponsor delle scommesse, voto rinviato: PD e M5S dicono no alla cancellazione del divieto

Rinviato il voto in Commissione Cultura al Senato sull’abolizione del Decreto Dignità, che vieta le sponsorizzazioni dalle scommesse per il mondo del calcio. 

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Il logo della Serie A Enilive (Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)

Il voto relativo all’abolizione del Decreto Dignità relativo alla sponsorizzazione di agenzie di scommesse nel mondo calcio, in discussione in Commissione Cultura al Senato, è stato rinviato.

Ad annunciarlo è il MoVimento 5 Stelle, che fu il partito che introdusse questa misura. «Nel testo della risoluzione – si legge nella nota del capogruppo del M5S in Commissione Cultura del Senato, Luca Pirondini –, come abbiamo denunciato da tempo, è presente un passaggio inaccettabile: l’apertura alla reintroduzione della pubblicità del gioco d’azzardo nel mondo del calcio. Bene, lo diciamo con chiarezza: questa parte deve essere espunta senza esitazioni. Non sono possibili compromessi».

«La stessa Giorgia Meloni – aggiunge Pirondini – ha sempre sostenuto che la pubblicità del gioco d’azzardo debba essere trattata come quella delle sigarette: esclusa senza eccezioni. Permettere che le società di scommesse tornino a inondare di messaggi promozionali il mondo del pallone significa ignorare la piaga sociale che il gioco d’azzardo rappresenta, specialmente tra i giovani. È una menzogna dire che sponsorizzare il gioco legale serva ad arginare quello illegale. I dati dimostrano il contrario: il mercato illegale non scompare con l’aumento del gioco legale, anzi cresce parallelamente, alimentato dalla stessa normalizzazione della scommessa come comportamento sociale accettabile. Se si vuole davvero tutelare lo sport e i tifosi, bisogna agire con coerenza: nessuna pubblicità per l’azzardo nel calcio».

«Siamo assolutamente contrari ad eliminare il divieto, per le società di calcio-scommesse, di fare pubblicità e di sponsorizzare le società di calcio – ribadisce il concetto in una nota Cecilia D’Elia, capogruppo del PD in Commissione Scuola, Cultura e Sport di Palazzo Madama. –. Anzi, crediamo che sia necessario rafforzare il divieto di gioco d’azzardo anche in questo settore. Mentre su altri punti come sul calcio femminile e sulla promozione dei vivai giovanili, in Commissione Cultura abbiamo lavorato insieme e a lungo in questi mesi con la maggioranza, affrontando diversi aspetti del mondo del calcio, sul principio del divieto di gioco d’azzardo lo schema di risoluzione del relatore Marcheschi non ci trova d’accordo».

«Il gioco d’azzardo – aggiunge D’Elia – è un problema molto serio che genera patologie soprattutto tra i giovani e per questo è necessario mantenere la guardia alta. Il contrasto alle ludopatie resta per noi una priorità. Le società di calcio hanno una presa indubbia sull’opinione pubblica giovanile e dunque è per noi necessario mantenere il divieto per le società di scommesse di fare pubblicità e di sponsorizzazione ed evitare che gli stessi calciatori possano essere coinvolti in quel giro di business».