Montezemolo: «Presidenza Serie A? Grazie, ma sono molto impegnato»

Prevista per oggi la seconda assemblea dei club per eleggere il nuovo presidente, che succederà a Lorenzo Casini. Ezio Simonelli rimane in pole.

Montezemolo presidenza Serie A
Luca Cordero di Montezemolo (Foto: Paul Gilham/Getty Images)

«Ho visto che il mio nome circola per la presidenza della Lega calcio. Ringrazio i molti che hanno pensato a me, ma sono molto impegnato a viaggiare…con Italo». Così Luca Cordero di Montezemolo, in una dichiarazione all’ANSA, chiude alle ipotesi circolate in queste ore, in vista dell’Assemblea della Lega di Serie A che oggi sarà chiamata per la seconda volta al voto di rinnovo dei suoi vertici.

Alla prima tornata, il favorito Ezio Simonelli aveva preso 13 preferenze; alla seconda, come alla prima, saranno necessari ancora 14 voti per riuscire a eleggere il nuovo presidente. Il tema della potenziale incandidabilità di Simonelli (visti i ruoli nei collegi sindacali di Mediaset, Fininvest e Mondadori, tutti legati al Monza che è di proprietà proprio della Fininvest di Berlusconi) aveva agitato le acque, portando a una prima fumata grigia.

Ma il commercialista, che ha dalla sua parte un fronte guidato da Inter, Juventus e Atalanta di cui fanno parte tra le altre anche Milan e Roma, non molla. Simonelli ha presentato, prima ancora della prima assemblea, una lettera con chi confermava la volontà di dimettersi da tutti gli incarichi potenzialmente in conflitto di interesse. In attesa del parere del collegio dei revisori, che dovrebbe essere letto oggi in assemblea, nei giorni scorsi sembrava che i due club che avevano fatto saltare l’elezione nella prima assemblea (Genoa e Torino, con quest’ultimo che aveva inserito il nome di Mario Draghi tra provocazione e volontà di distinguersi dal fronte lotitiano) fossero pronti a tornare sui propri passi domani, votando quindi a favore del commercialista.

Il fronte dei club pro-Simonelli sembra unito, guidato soprattutto dalla volontà di togliere il potere in Lega a Claudio Lotito: una questione emersa con forza anche nell’ultima assemblea, quando sia Marotta che Scaroni, anche con toni duri, hanno voluto sottolineare come ormai siano pochi i club a sopportare la sua gestione.

Oggi quindi si ripartirà così, dai 14 voti necessari per quorum. Solo dalla eventuale terza assemblea si scenderà a 11 voti come quorum, una assemblea che secondo le ultime indiscrezioni potrebbe anche essere anticipata al prossimo 30 dicembre, in modo che la Lega si possa presentare in Arabia Saudita per la Supercoppa italiana (prima gara il 2 gennaio con Inter-Atalanta) con i nuovi vertici. Anche se il fatto che proprio la Lega di fatto si sposterà in Arabia Saudita già da fine dicembre potrebbe complicare le ipotesi.

Sullo sfondo resta anche la questione legata al voto sull’amministratore delegato. La decisione, nella prima assemblea, era stata di rinviare tutto al momento in cui sarebbe stato eletto il nuovo presidente. Intanto però nelle ultime due settimane sono arrivate ai club due lettere anonime sull’operato dell’attuale AD Luigi De Siervo: lettere a cui lo stesso manager ha di fatto replicato con una lunga e approfondita analisi del suo operato in questi anni, oltre alla volontà di adire a vie legali contro quanto scritto.