Il Barcellona continua a riflettere su dove disputare le sue partite nella seconda parte della stagione 2024/25. Anche se non è ancora definitivo, al Camp Nou si comincia a dare per scontato che non sarà possibile tornare a giocare lì fino alla prossima stagione. Ma c’è di più. Il Barcellona non potrà disputare le partite di Champions League al Montjuïc dopo la fase a gironi, a causa degli impegni già presi dal Comune con lo stadio. Per questo, la dirigenza sta cercando un’alternativa.
Secondo quanto riportato da Marca, come successo nella fase a gironi, la UEFA obbliga il Barcellona a giocare tutte le partite nello stesso stadio per la fase a eliminazione diretta fino alla finale. Per questo motivo, la dirigenza blaugrana dovrà designare uno stadio nelle prossime settimane, ma il calendario stringe.
Le opzioni dipendono dalla posizione del Barcellona nella fase a gironi. Se la squadra non si qualificherà tra le prime otto e dovrà disputare i playoff per accedere agli ottavi, dovrà indicare lo stadio prima del sorteggio del 31 gennaio. In questo caso, non potrà designare il Camp Nou perché non sarà pronto per le partite dell’11 e del 18 febbraio.
Se invece il Barcellona si dovesse qualificare tra le prime otto squadre, un’opzione attualmente più probabile, visto che si trova al secondo posto nel girone, ci sarà un po’ più di tempo. Il club dovrà indicare lo stadio prima del 21 febbraio, dopo la conclusione dei playoff e poco prima degli ottavi di finale, in programma il 4 e l’11 marzo. Tuttavia, è molto improbabile che entro il 21 febbraio il Camp Nou sia pronto.
Se il Camp Nou sarà escluso, la principale alternativa è Montjuïc. Tuttavia, anche qui sorge un problema. L’Estadi Olímpic non sarà disponibile nei mesi finali della competizione, poiché il Comune ha già pianificato eventi e attività presso lo stadio Lluís Companys. E dato che la UEFA richiede che tutte le partite si disputino nello stesso stadio, la dirigenza del Barcellona si sta muovendo per trovare una nuova sede.
La prima ricerca si è concentrata in Catalogna, ma le opzioni sono poche. Gli stadi di Girona, Lleida o Tarragona sono troppo piccoli. Una possibilità sarebbe il campo dell’Espanyol, che soddisfa tutti i requisiti della UEFA e ha una capienza di 40.000 posti. Tuttavia, all’interno del club ci sono forti resistenze a questa opzione. Alcuni dirigenti sono favorevoli a giocare a Cornellà, mentre altri non vogliono nemmeno prendere in considerazione l’idea di utilizzare la struttura della rivale cittadina.
Le altre opzioni prese in considerazione sono Valencia o Madrid. Il Mestalla di Valencia è uno stadio che soddisfa perfettamente i requisiti UEFA e ha una capienza considerevole. Lo stesso vale per il Metropolitano, dove gioca l’Atlético Madrid, ma la distanza da Barcellona è il doppio rispetto a quella di Valencia.
La dirigenza si trova attualmente a dibattere su questo tema. Prima di tutto, deve verificare lo stato dei lavori al Camp Nou; poi, valutare quando prendere la decisione in base alla posizione della squadra nella classifica; infine, scegliere uno stadio alternativo se il club non potrà giocare le fasi a eliminazione diretta della Champions a Barcellona. Le possibilità di raggiungere un accordo con il Comune per prolungare la disponibilità di Montjuïc sono minime.