Napoli, De Laurentiis rilancia: vuole costruire lo stadio al Centro direzionale

Il patron deve però fare i conti con altri progetti e sullo sfondo resta la pista che porta a una riqualificazione del Maradona.

Napoli stadio Centro direzionale
Aurelio De Laurentiis (Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

Mentre sul fronte della riqualificazione dello stadio Maradona (anche in vista di EURO 2032) si vive una fase di stallo, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis rilancia sulla possibilità di costruire un impianto nuovo nell’area del Centro direzionale.

Secondo Il Mattino, la sensazione è che De Laurentiis sia arrivato in ritardo (un po’ come accadde per Bagnoli) con l’idea di investire su un’area davvero grande e ricca di possibilità. Lo spazio fino a qualche mese fa ci poteva pure stare, tuttavia gli imprenditori Vito e Federico Grassi proprietari della squadra di basket cittadina e Pasquale Aumenta imprenditore dello show business, nell’unica area attigua al Centro direzionale dove si poteva costruire una simile infrastruttura gli hanno rubato l’idea.

Hanno proposto un progetto, che la giunta guidata da Manfredi ha accettato avendone dichiarato l’interesse pubblico corredato da garanzie per 55 milioni. Insomma, un project financing i cui lavori partiranno l’anno prossimo e si concluderanno entro il 2026. Si tratta di un Pala eventi da 15mila posti dove si terranno concerti e non solo per tutto l’anno. Un progetto fatto da privati su suolo pubblico.

Il Comune non chiude le porte a De Laurentiis e sull’area est lo schema è lo stesso: «Noi valutiamo ogni proposta con entusiasmo e attenzione fermo restando che per il Comune la priorità resta la rigenerazione del Maradona», fanno sapere. A De Laurentiis si chiede un progetto da calare dentro un’area della città. Bisognerebbe andare verso Ponticelli oppure verso gli ex depositi petroliferi.

La situazione è in una fase di stallo, dove l’unico autentico punto sul quale si può ragionare in maniera concreta è il Maradona. E la sensazione è che alla fine sarà la struttura di Fuorigrotta a essere rigenerata sulla scorta di una legge, quella degli stadi, tarata su chi vuole investire ed è titolare del club della città. Legge che il ministro Andrea Abodi ha già annunciato di volere migliorare.