Honda e Nissan si preparano ad avviare trattative per una fusione, che potrebbe essere poi ampliata anche a Mitsubishi Motors. La mossa punta a creare un gigante dell’auto giapponese in grado di competere al meglio contro Tesla e i produttori di auto elettriche cinesi.
L’indiscrezione di Nikkei fa seguito ai rapporti sempre più stretti fra i due costruttori che, negli ultimi mesi, hanno intensificato la loro collaborazione per difendersi dal dominio della Cina nell’elettrico. Honda e Nissan da parte loro hanno voluto ribadire che «come annunciato a marzo» valutano «varie possibilità per future collaborazioni che facciano leva sui rispettivi punti di forza. Informeremo gli azionisti di ogni aggiornamento al momento appropriato».
Il piano allo studio prevede la creazione di una holding, le cui quote sono ancora da definire. La firma di un memorandum of understanding è attesa a breve. Honda e Nissan dovrebbero operare sotto la nuova società costituita, dentro la quale potrebbe essere inclusa anche Mitsubishi, di cui Nissan ha una quota del 24%. L’intesa, se si realizzasse, sarebbe uno scossone per l’industria dell’auto: rappresenterebbe infatti la maggiore fusione nel settore dal 2021, quando Fiat Chrysler e PSA sono convolate a nozze creando Stellantis.
L’unione, secondo alcuni analisti, è destinata a sollevare ulteriori dubbi sulla strategia del gruppo Renault, in diverse occasioni al centro di rumors per un’unione con Stellantis. Un’indiscrezione messa a tacere da Jean Philippe Imparato, responsabile europeo di Stellantis, che ha risposto con un “no” a chi lo interpellava sulla possibilità al termine del tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Nissan e Honda, le due maggiori case automobilistiche giapponesi alle spalle di Toyota, hanno realizzato complessivamente 7,4 milioni di vendite nel 2023, ma stanno incontrando difficoltà in Cina, dove BYD e gli altri costruttori sono campioni di vendite.