Rischia di passare in secondo piano il campo questa settimana in casa Genoa. Sabato prossimo – come ricordato dall’edizione genovese de La Repubblica – si terrà l’attesa assemblea degli azionisti che dovrebbe sancire il passaggio ad un nuovo azionista di maggioranza.
All’ordine del giorno vi è la proposta di aumento di capitale di 45 milioni di cui 40 da immettere esternamente e considerando la quota di capitale sociale con questa cifra, chi sottoscriverà l’aumento diventerà di fatto il nuovo socio forte, o proprietario quello poi si vedrà, del Grifone. Sarà comunque il passo d’addio del fondo americano, che vedrà i suoi uomini, Wander, Pasko e Weiss, uscire dal CdA.
L’attesa però non è solo per capire chi investirà la cifra richiesta, anche se nel frattempo Nutmeg, società controllata inizialmente dai 777 e ora dal creditore A- Cap, che a sua volta controlla le società di calcio, ha iniettato 10 milioni per la gestione corrente. Importante sarà l’udienza del 12 dicembre prossimo riguardante le accuse di Leadenhall, altra società che aveva investito nei 777, nei confronti sia della holding di Miami che dell’altra creditrice A- Cap, a sua volta nella bufera proprio per l’esposizione verso Wander e soci.
Una situazione intricata che potrebbe sbrogliarsi con l’assemblea. E da quando è stata convocata sono iniziate le voci su chi verserà l’aumento di capitale. Le prime indicazioni raccontano di un imprenditore europeo senza interessi precedenti nel calcio, mentre non arrivano conferme che questa figura possa essere Bernard Arnault, il magnate francese del lusso che recentemente ha acquistato una quota di maggioranza del Paris Fc, club che milita nella Ligue 2 francese, lo stesso campionato in cui gioca il Red Star di 777.